Monopoli, rifiuti in Lamascrasciola, “non si amministra senza ascoltare i cittadini”
Riportiamo di seguito il comunicato stampa del Movimento Manisporche di Monopoli a proposito del Centro Raccolta Rifiuti in contrada Lamascrasciola.
Il confronto tra i residenti di contrada Lamascrasciola e l’amministrazione Annese sul Centro Raccolta Rifiuti (CCR) ha messo, ancora una volta, in evidenza la difficoltà politica di chi crede che governare significhi semplicemente decidere senza consultare i cittadini.
I FATTI
Il luogo è la spianata di proprietà della diocesi di Conversano Monopoli individuato da Annese e dal dirigente Antonicelli come idoneo per accogliere un CCR.
I protagonisti sono da una parte l’amministrazione Annese e dall’altra i residenti, qualche esponente di associazioni ambientali, gli studiosi di florofauna, gli imprenditori turistici, i cittadini che dell’ambiente fanno una scelta di vita.
Per Annese e Antonicelli il sito è stato selezionato con oculatezza rispondendo a un bisogno degli abitanti dell’agro, si presenta con un basso impatto ambientale, nessuna violazione di regole paesaggistiche e senza alcun danno alla viabilità.
Per i cittadini la verità è un’altra. Sul sito ricadente in area SIC con vincolo ambientale, c’è il bisogno di tutelare il paesaggio a vantaggio proprio, dei turisti, e dei tanti sportivi che frequentano la zona proprio per la sua bellezza naturalistica. Ugualmente importante la viabilità: per giungere nel sito indicato, bisogna percorrere una strada stretta con curve e dislivelli importanti.
LA SVOLTA
Il consigliere regionale Lacatena sfodera la sua arringa in difesa di Annese e delle scelte operate sin dal 2018 quando fu nominato Antonicelli dirigente dell’area Ecologia e Ambiente. Riferendo a se stesso il merito della partecipazione, rimescola le carte e propone un incontro con un comitato intercontrada che possa rivedere, insieme all’Amministrazione, gli altri 6 siti noti solo alla dirigenza. La proposta spiazza Annese che aveva riferito di aver dialogato mesi prima con alcuni residenti (nessuno dei presenti è a conoscenza di tali incontri), adombra il dirigente Antonicelli che difende un sito indicatogli dalla politica, e semina tra i numerosi ascoltatori il dubbio che si proceda a file sciolte.
IL RE È NUDO
Il prof. Carbonara, esperto di meccanismi amministrativi, chiede che la proposta di Lacatena faccia decadere la delibera, firmata da Antonicelli, con cui il sito di Lamascrasciola è stato individuato come idoneo. Gli amministratori, sempre più in confusione, non trattengono la propria frustrazione e tentano di liquidare con la solita sufficienza l’incursione di Carbonara.
E ORA?
Il prossimo incontro con un non ben definito comitato intercontrada è fissato per un giorno tra fine maggio e metà giugno. I partecipanti di oggi si recheranno con due idee chiare: l’utilità di un CCR nell’agro e la non idoneità assoluta del sito in contrada Lamascrasciola.
Lo smarcamento di Lacatena da Annese e da uno stile amministrativo vetusto e casereccio si ripete con sempre maggior frequenza. Con quale obiettivo?
Annese deve prendere coscienza che i cittadini che abitano nell’agro non sono più solo persone con i volti bruniti dal lavoro dei campi. Sono donne e uomini che studiano, si informano e pongono l’ambiente e la salute tra le priorità della propria vita. La partecipazione si fa con metodo, contenuti e soprattutto con verità.