Monopoli, “ambiente svenduto”, dura nota di Manisporche
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Movimento Manisporche di Monopoli.
𝗟’𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗔𝗻𝗻𝗲𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 𝗮 𝗼𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘁𝗲𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶
Quella dei miasmi, crepuscolari e notturni, è una questione mai seriamente affrontata dalle amministrazioni di centrodestra guidate dall’ ing.Romani e dal rag. Annese.
Affonda le sue radici nella protesta popolare dei primi mesi del 2016 che indusse l’allora Consiglio Comunale a deliberare il 23 maggio 2017 la nomina di 2 consulenti per redigere le linee guida di due monitoraggi: ambientale con rilevamenti sullo stato dell’aria del suolo e delle falde acquifere e sanitario con un incrocio dei dati epidemiologici e anagrafici.
La delibera n.29 del 2017 tutt’oggi è disattesa per il comportamento sleale di Annese nei confronti delle istituzioni democratiche e dei cittadini.
𝗟𝗮 𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗰𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮
Nel 2017 si apre un tavolo tecnico con la Quinta commissione consiliare allargata al Sindaco, a tutti i Consiglieri, ai rappresentanti delle associazioni cittadine e a esperti di fiducia, per condurre un lavoro parallelo agli enti regionali. A dicembre il sindaco Romani firma un protocollo d’intesa con l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente (ARPA) del costo di 38mila euro annui per il solo monitoraggio olfattivo con una App da smartphone e un campionamento delle emissioni odorigene dal secondo anno dall’installazione.
2018. Aumenta la sensibilità e la relativa insofferenza dei cittadini e di conseguenza si incentivano le segnalazioni. Prendono avvio studi e approfondimenti personali. L’ing. Vito Marchitelli coinvolge l’assessore regionale Giovanni Stea che apre un tavolo tecnico con Arpa, il Sindaco Annese e le associazioni cittadine, dando vita a 2 incontri prima della chiusura per emergenza Covid-19.
2019-2020 Il dr. Claudio Licci interessa al problema numerosi colleghi medici. L’obiettivo è dar vita a un monitoraggio con mezzi propri. Emergono 2 inconvenienti per i costi esorbitanti e per la possibilità che i risultati non siano validati.
𝗦𝘃𝗲𝗹𝗮𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗔𝗻𝗻𝗲𝘀𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
2021. Le Agenzie AReSS e ARPA Puglia presentano lavori incompleti e frammentari. La Quinta Commissione si riunisce il 1° giugno e i comitati ambientalisti, dopo aver precedentemente registrato la solita mancanza di ascolto e di attenzione da parte dell’amministrazione, decidono di non essere presenti. Il nostro consigliere Angelo Papio, dopo aver ascoltato gli interventi e aver registrato la mancanza assoluta di novità significative, denuncia di non voler più sostenere i lavori di una commissione svuotata di ogni contenuto e preoccupata di tenere agganciati solo gli aspetti tecnici relativi alla parte odorigena parziali e non determinanti, per sottrarsi alla responsabilità politica di dar seguito alla delibera consigliare. Quindi abbandona anche lui l’aula, dopo aver consegnato il testo della delibera, perchè il Sindaco ne abbia vivo il ricordo.
Non si tratta di un atto di orgoglio quanto di consapevolezza che questi tavoli, distanziati temporalmente, siano funzionali a quella che nel calcio è ribattezzata “melina”. Un far trascorrere il tempo sperando di conservare il risultato. Nel nostro caso, è un modo per minimizzare le ansie dei cittadini, tacitare le associazioni e i comitati, bypassare il Consiglio Comunale e permettere alle fonti inquinanti di continuare ad agire indisturbate.
𝗟’𝗜𝗹𝘃𝗮 𝘂𝗻 𝗺𝗼𝗻𝗶𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶
Ci chiediamo come sia possibile seguitare a non rispondere ai cittadini che chiedono di sapere quale aria stanno respirando, di quali cibi si stanno alimentando e con quali acque stanno placando la propria sete. E per quanto tempo ancora dovremo assistere a rapporti mediati tra amministratori e aziende del territorio senza che mai i primi porgano loro una richiesta di chiarimento sulle lavorazioni industriali.
(foto di Pino Mirizzi)