Conversano, le associazioni per la chiusura di Martucci sottoscrivono un documento finale
Si è svolto ieri sera a Conversano, presso la sede della CGIL, un incontro, promosso dal Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Conversano, Pasquale Loiacono, tra tutte le associazioni del territorio per confrontarsi sulle notizie trapelate in ordine all’eventuale riapertura delle vasche di servizio e soccorso in contrada Martucci e per coordinarsi in vista dell’incontro di domani, mercoledì 9 giugno, nel pomeriggio, con l’assessora all’ambiente della Regione Puglia, Maraschio.
Al termine dell’incontro è stato approvato, unanimemente, un documento da inviare ai Presidenti della Giunta, della V Commissione e del Consiglio regionali, nonché per conoscenza alla stessa Maraschio e ai sindaci dei Comuni del territorio gravitanti su contrada Martucci, che qui alleghiamo.
Ecco il documento
“Come è a voi tutti ben noto, il nostro territorio sconta compromissioni ambientali molto serie ed intollerabili, a fronte delle quali non è possibile rimanere fermi. Quasi non fosse accaduto nulla negli ultimi trent’anni. Di recente, la Progetto Gestione Bacino BA 5” (società che gestisce gli impianti di trattamento e biostabilizzazione dei rifiuti presenti in C.da Martucci) ha assunto iniziative con la Regione Puglia finalizzate ad ottenere il riutilizzo delle vasche di servizio e soccorso, annesse ai predetti impianti, già sotto sequestro penale e non ancora completamente svincolate. Tali iniziative, indisponenti e alquanto singolari, di fatto ignorano atti e dati di fondamentale importanza, in più sedi ed occasioni acclarati, che sanciscono, in modo inequivocabile, il forte stato di compromissione dei luoghi ed un inquinamento diffuso. Senza voler entrare nel merito della quantità di dati disponibili, sono sufficienti le sole valutazioni del Tavolo Tecnico Regionale (voluto proprio dal Consiglio Regionale con l’approvazione del Piano Regionale Rifiuti nel 2013) che li racchiude tutti: analisi e rilievi del Consorzio Interuniversitario (CIRCMSB, per conto del Tavolo Tecnico), relazioni ARPA Puglia, risultati delle indagini dei CC.TT.UU. nel corso del processo per disastro ambientale, tutte risultanze riportate nel documento col quale lo stesso Tavolo Tecnico chiede lo STRALCIO DEFINITIVO e la MESSA IN SICUREZZA dell’intera area Martucci; documento inviato, fin dal lontano novembre 2019, ai presidenti della Commissione Ambiente e del Consiglio regionali. Tutti questi ingenti elementi costituiscono l’imprescindibile obbligo di escludere ogni ed ulteriore tipo di autorizzazione connessa alla ripresa d’esercizio di smaltimento di rifiuti in quei siti, ove non può essere consentito assolutamente nulla, se non opere di serio risanamento ambientale. Peraltro non bisogna dimenticare il nuovo filone d’indagine aperto dalla Magistratura in seguito alla scoperta di percolato non estratto per oltre nove anni, che ha portato ad un nuovo sequestro del terzo Lotto. Abbiamo più volte invocato un fronte comune tra associazioni ambientaliste ed Istituzioni pubbliche su una problematica, come quella di Martucci” che, malgrado le risultanze verificate e acclarate negli anni trascorsi, rischia di vedere l’approvazione di atti illogici e del tutto contrastanti con la condizione reale dei luoghi. Di recente, invero, i Comuni di Mola e Conversano hanno fatto proprie le risultanze del Tavolo Tecnico, deliberando congiuntamente lo stralcio di Martucci dal Piano Regionale dei Rifiuti e riteniamo debbano ora allinearsi nel rigetto di questo ennesimo tentativo regionale. Non possiamo assolutamente subire e rimanere silenti al cospetto di simili comportamenti, ma occorre reagire con forza a provvedimenti avversi e ostili che danneggiano il territorio e la salute
dei cittadini. Confidiamo, perciò, di chiedere tutti assieme, Associazioni, Amministrazioni Comunali e cittadini, il rispetto di risultanze chiare ed inequivocabili che testimoniano solo l’urgenza di salvaguardare quelle zone consumate da un degrado devastante e rimetterle presto in sicurezza.
Intanto invochiamo l’immediata convocazione della V Commissione Consiliare per l’ambiente, per la discussione preliminare, e il successivo’ approdo in Consiglio regionale dell’argomento sulla decisione e deliberazione del Tavolo Tecnico, così come contemplato nell’ o.d.g. 179/2013 votato all’unanimità dal Consiglio Regionale. Nelle more questa assemblea delibera anche lo stato di mobilitazione generale, per controllare l’evolversi degli avvenimenti”.