Monopoli, Distaccamento Vigili del Fuoco, le due facce della medaglia
“Oggi, 25 giugno 2021, è una data storica. È il giorno in cui abbiamo ufficialmente inaugurato il distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco, già attivo in realtà da 10 mesi“. Sono le parole del sindaco Angelo Annese che prosegue: “Un sogno inseguito per 70 anni. Oggi è stata una grande giornata che giunge a quasi un anno dall’apertura. 323 giorni durante i quali i monopolitani si sono sentiti più sicuri, sapendo di avere a pochi passi un presidio d sicurezza pronto a intervenire. Ma è un grande risultato per tutto il territorio costiero“. Di diverso avviso la consigliera Sonia Giulia Cazzorla (M5S) che commenta sul proprio profilo fb: “Ore 16:15. L’ora dell’abbandono. Con un anno di ritardo, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, viene inaugurato il distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco presso l’immobile “ex Musica d’Attracco”. “Ex” perché prima era un Laboratorio Urbano. Non permetteremo a nessuno di stravolgere il nostro pensiero: siamo felicissimi di avere un distaccamento dei Vigili del fuoco a Monopoli, e a loro va il nostro più sentito apprezzamento. Anche per riuscire a lavorare in un luogo funzionalmente inadatto, in un punto sbagliato e spesso congestionato dal traffico. Ma i Vigili del Fuoco, con il nostro discorso, non c’entrano. C’entra invece uno spazio destinato alle politiche giovanili, alla cittadinanza attiva, alle politiche attive del lavoro, sul quale l’Amministrazione non ha voluto investire. Non ha voluto investire non solo risorse, ma anche tempo per una progettazione e un percorso partecipato… perché la co-gestione dei beni pubblici si costruisce nel tempo e spesso faticosamente, non si affida con un bando dalle caratteristiche meramente privatistiche. E’ passato un anno dalla richiesta di chiarimenti e dalla richiesta di individuazione di nuovi spazi. Non bastano il Teatro Radar con tanti problemi (e che in realtà svolge funzioni diverse) e la Biblioteca Rendella, sempre più chiusa su se stessa e lontana dal progetto originario della biblioteca aperta e inclusiva. Non bastano le rassicurazioni a parole, a cui mai seguono i fatti. E’ evidente che, quello degli spazi urbani, al chiuso o all’aperto, condivisi e agiti dalle associazioni e dai giovani, è una questione che non trova posto neanche in fondo al l’agenda dell’amministrazione Annese“.