L’astronauta Malerba in visita al Castello di Conversano
CONVERSANO – Breve vacanza conversanese per Franco Malerba, il primo astronauta italiano nello spazio (dal 31 luglio all’8 agosto 1992 partecipò alla missione sullo shuttle Atlantis) in vacanza in Puglia. In visita strettamente privata, il celebre fisico ligure ha visitato la città accompagnato da Paolo Minafra, presidente della Società astronomica pugliese, e Antonio Lo Campo, giornalista e divulgatore scientifico. Nella Pinacoteca del Castello degli Acquaviva d’Aragona, che ospita in questi giorni la mostra «Arte del presente al Castello di Conversano» che segna la riapertura dell’importante contenitore culturale, Malerba è stato accolto dal sindaco della città Giuseppe Lovascio: «Ho provato una grande emozione ad incontrare il professor Malerba, il primo italiano protagonista in una missione nello spazio. Siamo onorati di aver mostrato le bellezze di Conversano all’illustre ospite che, con il suo impegno, porta lustro all’Italia». L’astronauta ha ammirato le opere d’arte esposte nelle varie mostre e collezioni e le tele del ciclo della «Gerusalemme liberata» di Paolo Finoglio presentate dal presidente della Pro Loco Ninni Galasso. In questi giorni di vacanza in Puglia, il professor Malerba ha anche presenziato all’avvio della seconda edizione della «Scuola estiva di astronomia», alla conferenza di presentazione di «Puglia Scienza 2021» e ha partecipato alla cerimonia di premiazione dei vincitori dell’VIII Premio internazionale «Federico II e i poeti tra le stelle» a Castel del Monte. A Conversano, la visita del celebre astronauta segue quella di altri illustri ospiti, come il presidente della Camera Roberto Fico, l’arcivescovo di Milano Mario Enrico Delpini, il c.t. dell’Italia Roberto Mancini, tutti estasiati dalla bellezza del patrimonio storico architettonico della Città d’arte. All’illustre astronauta, il primo cittadino ha tenuto a comunicare la «candidatura di Conversano Capitale Italiana della Cultura 2024», una notizia che non ha sorpreso Malerba: «E’ una giustissima aspirazione – ha detto – per far conoscere e valorizzare questa autentico scrigno di storia e cultura». (s.e.o.l.)