Polignano, inchiesta sugli appalti, sospetti su alcuni bandi di gara
Prosegue senza sosta il lavoro della Guardia di Finanza di Monopoli sulla presunta appaltopoli al Comune di Polignano, esplosa nel giugno scorso con le perquisizioni che interessarono anche il vice sindaco con delega ai lavori pubblici Salvatore Colella. Il sospetto è che alcuni bandi di gara siano stati preparati su misura per accontentare alcune imprese. Si parte da una serie di piccoli interventi che, però, messi insieme valgono parecchie centinaia di migliaia di euro, e si arriva a un possibile accordo illecito. È questo il motivo delle perquisizioni che la Guardia di Finanza ha effettuato alcuni giorni fa nell’abitazione del vicesindaco di Polignano a Mare, Salvatore Colella, 66 anni, e di due piccoli imprenditori locali: per tutti, l’ipotesi accusatoria è di concorso in turbata libertà di scelta del contraente. Ovvero, appunto, che almeno sette affidamenti di lavori pubblici siano stati costruiti in maniera sartoriale. L’indagine è guidata dal pm Michele Ruggiero che ha mandato la Finanza anche nella sede del Comune per acquisire copia della documentazione relativa a sette procedure bandite tra dicembre e aprile scorsi. Gli imprenditori sono H.H. 46 anni, albanese, e V.L., 37 anni, di Pisticci, entrambi residenti a Polignano. Colella, vicesindaco, ha la delega ai lavori pubblici. I fari della finanza sono puntati sull’accordo quadro per la manutenzione delle strade, l’accordo quadro per la manutenzione degli immobili comunali, la riqualificazione delle aree di Largo Gelso e lungomare Modugno. Ma oltre ai tre raggiunti da decreto di perquisizione, nel registro degli indagati ci sono anche i nomi di altre persone.
Le perquisizioni effettuate nelle abitazioni, negli uffici e nelle vetture degli indagati hanno portato i militari all’acquisizione di cellulari e pc, oltre che di documentazione amministrativa. Tutto materiale che ora dovrà essere esaminato dai consulenti nominati dalla Procura, con l’obiettivo di verificare i rapporti tra gli imprenditori edili, l’assessore, dipendenti pubblici e altri esponenti politici locali.
L’indagine – che sta entrando nella fase cruciale – è partita da una serie di segnalazioni molto circostanziate che riguardano presunte condotte illecite. Segnalazioni corroborate anche da quanto alcuni cittadini hanno scritto sui social network. La Procura vuole dunque verificare una serie di circostanze, anche per escludere che i reati ipotizzati possano in realtà nascondere altre situazioni più gravi. Ed è per questo che la Finanza, su delega del pm, sta svolgendo gli accertamenti finalizzati a riscontrare quanto è stato raccolto. Il Comune di Polignano negli ultimi mesi ha gestito numerosi appalti che riguardano lavori pubblici e affidamenti di servizi: l’indagine potrebbe allargarsi per verificare anche queste procedure. La vicenda è anche approdata nel recente consiglio comunale e, interrogato dalle minoranze, il sindaco Domenico Vitto ha riferito all’assemblea di attendere gli sviluppi dell’indagine della Procura.