Conversano, manifesto di fuoco contro l’amministrazione Lovascio
CONVERSANO – Si arroventa il clima politico in città. In un durissimo manifesto, le forze politiche di opposizione alla giunta civica Lovascio, sollevano un caso che riguarda un abuso edilizio ed uno scempio ambientale in via Turi. Questo il testo del documento che porta la firma di tutte le forze di opposizione, fatta eccezione del Psi. Hanno firmato il manifesto: Pd, Giovani democratici, Quark, Conversano Bene Comune, Valore Futuro, Progetto Politico Conversano, Conversano futura, Punto e Cittadini protagonisti. Queste le contestazioni elevate: “Con delibera di giunta n. 100 del 23 giugno 2021, l’amministrazione comunale decide di non costituirsi parte civile per reati ambientali. Il motivo? Due consigliere comunali, avvocatesse, di maggioranza, difendono gli accusati. La sfacciataggine e il senso di impunità di chi ci governa hanno superato ogni confine e ogni decenza. Se da una parte il sindaco invita i cittadini a rispettare il territorio e l’ambiente, dall’altra sorvola su coloro che casualmente, solo casualmente, sono difesi da due consigliere comunali di maggioranza, Katiana Sportelli e Daniela Martino, che svolgono la professione di avvocato. Gentile sindaco – è l’invito dei partiti e movimenti civici – sarebbe opportuno suggerire e ricordare ai consiglieri comunali di maggioranza di non confondere la propria professione con il ruolo pubblico che svolgono e che deve risultare al di sopradi ogni specifico interesse. L’amministrazione comunale non è proprietà privata”.
Questo manifesto ha scatenato reazioni e nell’odierna seduta di consiglio comunale, il sindaco Lovascio ha annunciato che “sporgerà querela contro i firmatari”, le consigliere comunali che con i loro studi legali difendono i cittadini citati in giudizio per abusivismo edilizio e reati ambientali, hanno espresso indignazione per il manifesto e comunicato di “aver rinunciato al mandato”. Solidarietà alle due consigliere è stata espressa dai colleghi Mario Loiacono, Gianni Berardi, Lorenzo Abbruzzi e Carlo Gungolo. Mentre dall’opposizione, Maurizio Galiano ha sollecitato un approfondimento nel merito della incresciosa vicenda e Vito Damiani ha preso le distanze dal suo partito dicendo di non condividere il testo del manifesto ma di voler invece ottenere chiarimenti su incarichi e mancata costituzione del Comune.
Portare la vicenda nel merito degli atti è, dunque, la richiesta delle opposizioni indignate a loro volta per quanto accaduto, vicenda senza precedenti nel consiglio comunale di Conversano.