Mola, giochi di potere al Comune, Colonna azzera la giunta
MOLA DI BARI – Prosegue, a Mola, la lotta per accaparrarsi poltrone e posti di potere. La crisi è la naturale evoluzione di una serie di operazioni di potere che qui sintetizziamo. Il primo allarme è scattato quando Mario Lepore non ha mantenuto l’impegno a lasciare la presidenza del consiglio comunale (l’accordo nella maggioranza del Cantiere Civico era di cedere la presidenza a Leonardo Losito dopo 2 anni e mezzo di mandato). La situazione si è aggravata con l’uscita dalla maggioranza dei consiglieri Sciannameo e Gallo, entrambi non rappresentati in giunta, e dopo ancora la decisione del consigliere Ungaro (“ago della bilancia”) a dare l’appoggio esterno alla giunta Colonna. Queste tre operazioni hanno costretto il sindaco Giuseppe Colonna a cedere alle pressioni e ad azzerare la giunta che aveva nominato nel 2018 con la sua prima elezione a primo cittadino. Una giunta che ha lavorato tanto e bene, intercettando finanziamenti per oltre 10 milioni di euro, e che ha gestito in modo encomiabile l’emergenza Covid. Ciononostante, le forze politiche l’hanno mandata in crisi per soddisfare le proprie ambizioni a scapito dell’interesse comune e il sindaco, all’indomani della mancata approvazione dell’assestamento di bilancio (8 i voti favorevoli, 8 i contrari), ha dovuto cedere ai riti della vecchia politica, mandando a casa cinque validi assessori. Queste le spiegazioni “politically correct” rese dal giovane sindaco: “Ho revocato sabato 7 agosto 2021 con decreto ad efficacia immediata le deleghe ai componenti della Giunta Comunale. L’assunzione di questo provvedimento è finalizzato ad un effettivo e concreto rilancio dell’azione politico-amministrativa nel segno di un coinvolgimento dell’intera maggioranza di governo, fondamentale per portare a termine progetti e iniziative rilevanti per la comunità locale e proseguire il programma politico con il quale questa squadra di governo si è presentata alle ultime elezioni amministrative, meritando la fiducia dei cittadini di Mola di Bari. Si tratta di una scelta che non guarda al passato ma al futuro, non basata sul giudizio di quanto i singoli assessori e la giunta nel suo complesso hanno fatto, bensì un’iniziativa che guarda ai prossimi due anni di amministrazione e non solo, con la convinzione che le sfide che il nostro comune deve affrontare, con i tanti e strategici progetti in cantiere per la città, richiedono continuità, stabilità e il coinvolgimento vivo e pieno di tutte le forze politiche”.