Monopoli, “sportello psicologico al Luigi Russo”
L’Istituto “Luigi Russo “, su iniziativa del nuovo Dirigente Adolfo Marciano, accolta con favore da Collegio docenti e Consiglio, ha elaborato per quest’anno scolastico 2021/22 il progetto
“ RIPARTIAMO….INSIEME”, avvalendosi per la sua realizzazione delle consolidate competenze professionali della cooperativa sociale ITACA.
Il progetto intende, attraverso diverse linee di intervento coordinate e complementari, supportare lo sforzo comune di recupero e potenziamento delle competenze relazionali, sociali, interpersonali soprattutto degli studenti, ma anche delle loro famiglie e degli insegnanti.
Tali competenze sono state messe a dura prova dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalle diverse misure di restrizione, volte al contenimento del contagio, poste in essere durante i precedenti due anni scolastici.
Il progetto partirà nella prima settimana di Novembre con l’attivazione di uno sportello di ascolto e di consulenza psico pedagogica gestito da operatori esperti della “Cooperativa sociale ITACA”.
Lo sportello sarà accessibile a studenti, genitori e insegnanti, e si propone di individuare in tempo utile episodi e situazioni di malessere psicosociale, promuovendo le competenze necessarie per migliorare il benessere individuale e organizzativo ed altresì la qualità della vita scolastica.
In definitiva, lo sportello costituirà l’occasione per adulti e adolescenti di trovare un momento di confronto con psicologi, psicoterapeuti e mediatori scolastici.
Seguirà, a breve, un laboratorio teatrale per il quale l’Istituto si avvarrà della collaborazione dei Teatri di Bari e durante il quale i giovani partecipanti saranno guidati alla scoperta della bellezza in tutte le sue forme, interiori ed esteriori, in vista di un evento finale che avrà luogo alla fine di maggio 2022 presso il Teatro Radar di Monopoli.
Il terzo segmento del percorso sarà dedicato alla formazione degli adulti, docenti e genitori, su temi inerenti i processi emotivi ed evolutivi che segnano la crescita degli adolescenti.
“Non è possibile sottovalutare i danni che pandemia e lockdown hanno procurato ai nostri figli, ai nostri studenti – dichiara il Dirigente Adolfo Marciano. Non è possibile pretendere di ricominciare come se niente fosse successo: da Marzo 2020 ad oggi sono aumentati in maniera impressionante i casi di autolesionismo tra gli adolescenti.
Quasi un terzo dei minori italiani sono esposti ad alto rischio di disordine da stress post traumatico, per capirci quello che colpisce di solito i reduci di guerra.
Sono enormemente aumentati i casi di abulia, depressione, crollo dell’autostima, ansia, aggressività nei confronti degli altri e di se stessi.
Insomma: si tratta di una vera e propria epidemia, della quale ci trascineremo le conseguenze per molti anni a venire e di fronte alla quale non possiamo chiudere gli occhi e far finta che il peggio sia passato.
L’Istituto che dirigo vuole fare la propria parte e vuole farla in maniera consapevole e adeguata, mettendo in campo le migliori professionalità e competenze disponibili.
Soprattutto, questo ci tengo a dirlo, vuole farlo “insieme”, come ho voluto fosse chiaro fin dal titolo del progetto. Per questo, oltre che agli alunni, le iniziative che metteremo in campo saranno rivolte a docenti e genitori, ai quali è aperto lo sportello di consulenza psicologica e ai quali sono specificamente riservati due distinti percorsi di formazione.
Troppo spesso mi è capitato di avvertire lo smarrimento e l’angoscia di madri e padri incapaci di capire e alleviare il dolore dei figli, non per propria colpa ma perché all’oscuro delle dinamiche interiori degli adolescenti.
Come pure, in altri casi, mi è capitato di assistere alla sottovalutazione del disagio, di sentir dire: “sono cose che passano”.
Ebbene, dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà ed ammettere che no, queste cose non passano da sole, vanno affrontate con consapevolezza, informandosi, e senza vergognarsi di chiedere l’aiuto di chi ne sa più di noi: insegnanti, psicologi, educatori professionali, psicoterapeuti.”