Agricoltura, L’Abbate (M5S) sul contrasto alle pratiche sleali
“D’ora in avanti gli agricoltori italiani, parte debole della filiera agroalimentare, saranno maggiormente tutelati ponendo definitivamente fine alle pratiche commerciali sleali che hanno spesso ridotto il margine di guadagno delle produzioni che rendono celebre il made in Italy nel mondo. Stop, dunque, al ricorso a gare e aste elettroniche a doppio ribasso nonché alla vendita a prezzi palesemente al di sotto dei costi di produzione, poniamo un limite oltre cui non sarà più possibile rimandare il pagamento, garantiamo la tutela dell’anonimato di chi denuncia valorizzando il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza, introduciamo sanzioni efficaci e dissuasive conferendo forza al ruolo dell’ICQRF, l’Ispettorato repressione frodi, che potrà avvalersi del supporto del Comando per la tutale agroalimentare dei Carabinieri e della Guardia di Finanza”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura alla Camera, in merito all’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto legislativo di contrasto alle pratiche commerciali sleali in agricoltura.
“Si conclude oggi un percorso iniziato con il recepimento della direttiva comunitaria nella legge di delegazione europea 2019-2020 – aggiunge – e si apre, al contempo, una nuova pagina. Ringraziamo il ministro Stefano Patuanelli che ha saputo operare celermente sull’impianto normativo di recepimento della direttiva comunitaria“.
“Ora gli agricoltori che non dispongono di un potere contrattuale sufficiente a contrastare le prassi scorrette avranno una norma in grado di difendere i loro diritti. Si riuscirà così a distribuire la redditività in maniera più equa lungo tutta la filiera, garantendo anche salari più adeguati e ponendo un freno a fenomeni come quello del caporalato” conclude L’Abbate.