A Bari, il progetto “Ohana – in famiglia nessuno è solo”
Su iniziativa dell’assessorato al Welfare, la città di Bari ha aderito al progetto e alla rete nazionale “Ohana – in famiglia nessuno è solo”, finanziato dal fondo FAMI con l’obiettivo di continuare a promuovere e consolidare l’affido familiare come risorsa efficace di accoglienza e integrazione sociale di minori migranti soli, a partire proprio dal progetto “Famiglie senza Confini” avviato dal Comune di Bari già dal 2018.
In questo ambito, a partire da domani, sabato 13 novembre, il Comune, assieme ai partner territoriali di progetto aderenti al CNCA – Itaca e Il Sogno di Don Bosco – promuove il percorso di formazione “Aprirsi all’affido”, rivolto alle nuove 66 famiglie che negli ultimi mesi hanno espresso la proprie disponibilità all’accoglienza, e che si aggiungono alle 100 famiglie (e ai rispetti minori non accompagnati) già coinvolte, che hanno avviato l’accoglienza in famiglia.
“Aprirsi all’affido”, articolato in tre incontri online (su piattaforma Zoom) e un incontro finale in presenza, prevede l’alternanza tra momenti di comunicazione teorica e momenti di scambio, coinvolgimento interattivo e confronto con i partecipanti, per condividere esperienze, domande, dubbi.
La partecipazione al corso è gratuita, previa iscrizione online al seguente indirizzo: https://bit.ly/2YXqkD7.
“Continua e si consolida l’esperienza di Welfare di comunità promossa dall’assessorato al Welfare e dalla rete cittadina – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – anche grazie all’avvio di reti territoriali e programmi nazionali come il progetto “Ohana”, che ci permetterà di offrire alle famiglie e agli adulti solidali che hanno offerto la loro disponibilità e che arrivano da tutta la Puglia, un percorso di formazione e accompagnamento sociale, psicologico e legale fortemente qualificato. L’invito che sento di rivolgere alle comunità, e a ogni singolo cittadino e cittadina, è quello di valutare con attenzione questa possibilità, affinché si moltiplichino ulteriormente le disponibilità di accoglienza in famiglia, favorendo occasioni di crescita personale, familiare e solidale in un’ottica di comunità.
Un impegno che ci coinvolge tutti nella costruzione di un modello che favorisca percorsi diffusi di inclusione e accoglienza promuovendo spazi, reti e processi culturali e sociali per offrire ai tanti minori arrivati senza famiglia nel nostro Paese e nella nostra città l’occasione per ritrovare un po’ di serenità e, con essa, la possibilità di un futuro che risponda ai lori desideri e aspirazioni”.
Per maggiori informazioni e per chi voglia esprimere la propria disponibilità all’accoglienza e alla partecipazione ai prossimi percorsi di formazione: