Confindustria Puglia: Fontana, grave errore abolire il patent box
“Abolire la detassazione sulla realizzazione di brevetti è un grave errore che avrà ripercussioni molto negative non solo per le nostre imprese ma per il Paese nel suo complesso”.
Così il Presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana commentando l’eliminazione del Patent Box disposta dal maxi emendamento alla legge di Bilancio.
La misura, introdotta in Italia nel 2015, prevedeva un riduzione parziale delle tasse sui redditi derivanti dall’utilizzo commerciale di brevetti, software con copyright e altri beni immateriali protetti da proprietà intellettuale.
“Questo strumento di politica economica – continua il Presidente Sergio Fontana – adottato dalla maggior parte dei Paesi più avanzati, ha obiettivi diversi, seppur connessi, rispetto alle misure che agevolano gli investimenti in R&S. L’attenzione è rivolta soprattutto alla capacità di essere competitivi e al risultato economico che ne deriva mediante l’utilizzo degli asset immateriali e che ritorna al Paese in termini di crescita complessiva e di una rafforzata capacità delle imprese di produrre reddito. Una misura che in questi anni si è dimostrata efficace, come conferma l’aumento dell’11,5% delle domande di brevetto, documentate dall’Ufficio italiano brevetti e marchi, tra il 2018 e il 2020. Ciò testimonia come, negli ultimi anni, le imprese italiane, in particolare le pmi, abbiano rafforzato la cultura della proprietà intellettuale e, anche grazie anche al patent box, abbiano assunto consapevolezza del reale valore dei propri asset immateriali, potenziando le strategie di investimento in ricerca e sviluppo e nella tutela dei risultati di tali investimenti.
In un periodo storico così delicato in cui l’Italia, anche con il sostegno delle risorse del Pnrr, è orientata a colmare i divari di competitività, attraverso investimenti ingenti che garantiscano le transizioni green, energetica e sociale, è necessario sostenere la capacità di essere protagonista nella realizzazione delle nuove tecnologie.
Alla luce di queste considerazioni – conclude il Presidente Fontana – siamo sorpresi e delusi per la scelta del Governo di eliminare il Patent box privando il nostro Paese di uno strumento strategico che non solo doveva essere mantenuto, ma potenziato perché premia la redditività e la competitività del sistema Paese. Tuttavia diamo atto che la misura “sostitutiva” è stata potenziata (iper deduzione dei costi di R&S legati a beni intangibili) e sono stati chiariti alcuni aspetti applicativi, soprattutto in merito alle questioni temporali e procedurali. Auspichiamo e siamo fiduciosi che il Governo, dando ascolto alla voce delle imprese, anche in un prossimo futuro, possa rivedere la decisione di cancellare il patent box”.