Monopoli, Crescenza Guarnieri al Teatro Radar con “Tutti i miei cari”
La scrittrice Anne Sexton, premio Pulitzer per la poesia nel 1967, torna in scena interpretata da una straordinaria Crescenza Guarnieri, con lo spettacolo “Tutti i miei cari” promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli sabato 5 marzo 2022 alle ore 21 presso il Teatro Radar.
I biglietti si possono acquistare su Vivaticket, oppure al botteghino del Teatro, il 5 marzo a partire dalle 18.00. Il costo dei biglietti è 18 € (poltronissima), 15 € (poltrona) e 12 € (ridotto).
Come ha potuto una casalinga folle diventare una celebrità? Una donna in anticipo sui tempi, che da casalinga frustrata arrivò a vincere il Pulitzer. Anne Sexton si sentiva inadeguata, ignorante, aveva una scarsa autostima e non si riteneva all’altezza del ruolo che la società le imponeva: quello di moglie e madre esemplare. In un mondo che chiedeva certezze, dove nessuno sapeva dove appoggiarsi (e dove i palliativi per le casalinghe depresse erano l’alcol e i sonniferi) Anne Sexton cominciò a pensare che una sofferenza come quella che lei provava non aveva nessuna utilità e nessun significato se quel dolore non veniva comunicato agli altri. Per questo inizia a scrivere poesie, che parlano di lei, ma in fondo parlano di noi, e a noi.
La penna di Francesca Zanni affronta e narra con delicatezza estrema la sofferenza della grande poetessa, puntando proprio su questo aspetto della sua vita e della sua poetica, valorizzando l’estrema attualità della sua pressante esigenza di rendere pubblico ogni suo pensiero, antesignana inconsapevole dei social media.
Crescenza Guarnieri, attrice nota per l’intensità delle sue interpretazioni, la incarna in ogni sua caratteristica e sfumatura, portando per mano gli spettatori dentro un mondo che sembra lontano, ma che invece è proprio dietro l’angolo, a un passo da noi.
La regia di Francesco Zecca, come una partitura musicale, esalta i pieni e i vuoti dell’anima di questa donna perennemente in bilico, trasportando il disagio interiore di una casalinga frustrata degli anni ’50 fino a noi, mettendo in evidenza l’attualità del testo con un sapiente uso della musica, delle luci e del corpo dell’attrice, che diventa magma incandescente.