Polignano, i percettori del reddito di cittadinanza devono essere al servizio della collettività
Durante la conferenza stampa di presentazione della coalizione civica che intende riportare legalità e democrazia a Polignano, non sono mancate le domande sul ‘reddito di cittadinanza’. Nel nostro Comune, stando alle stime, sono state accolte 160 richieste, inclusa la ‘pensione di cittadinanza’, delle 276 presentate. La misura di contrasto alla povertà finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale è stata istituita con il decreto legge n. 4/2019 e prevede che ciò che si riceve dalle casse dello Stato venga restituito con almeno 8 ore settimanali aumentabili fino a 16 ore in lavori socialmente utili denominati PUC, ovvero ‘Progetti Utili alla Collettività’.
“Ho richiesto a questa Amministrazione di attivarsi con i progetti sin dall’agosto 2019 – denuncia Maria La Ghezza, consigliera comunale del MoVimento 5 Stelle – ma forse a qualcuno fa più comodo avere cittadini costretti a questuare per arrivare a fine mese piuttosto che dare ad ognuno la propria dignità e, con essa, la sacrosanta libertà dall’assenza di ricatti. Il Reddito di Cittadinanza, presente praticamente in quasi tutta Europa, ci sembra convintamente una misura di welfare utile e importante nonché rivoluzionaria per la nostra società italiana. Negli altri Comuni, però – aggiunge La Ghezza (M5S) – gli assessori al welfare invece di andare in giro a dispensare mancette per pagare le bollette, in questo momento difficile, hanno preferito rimboccarsi le maniche istituendo i PUC, come accade ad esempio a Modugno dove 85 percettori del reddito saranno impiegati in 22 progetti utili alla collettività”.
Le attività non saranno né sostitutive né subordinate al lavoro ordinario all’interno degli uffici ospitanti ma permetteranno di includere socialmente gli ‘ultimi’. Tra le iniziative previste: controllo del green pass negli accessi agli uffici comunali, supporto al personale amministrativo dei Servizi Sociali, archivio del servizio assetto del territorio, ufficio demografico, cura del verde pubblico e pulizia delle aree verdi comunali nonché cura e sorveglianza delle aree sgambamento cani. E poi ancora attività di protocollo e preparazione alla postalizzazione presso il servizio affari generali contenzioso, riordino dei fascicoli e degli atti presso l’ufficio contenzioso e attività di segreteria presso l’ufficio di Gabinetto del Sindaco. Ma anche pitturazione delle opere in ferro e pulizia dei graffiti delle opere pubbliche, manutenzione ordinaria di panchine e protezione delle opere in legno, manutenzione degli immobili comunali, sostituzione di lampadine, sistemazione postazione e veneziane, riordino e stoccaggio del materiale da smaltire presso il servizio Lavori pubblici, ricognizione della segnaletica stradale, attività di facchinaggio, digitalizzazione dei documenti, supporto alle attività amministrativa, progetti dell’asilo nido comunale, archiviazione pratiche in ordine alfabetico dell’Ufficio Personale. E, infine, archiviazione cartacea ed informatica dei fascicoli del servizio Entrate, archiviazione degli atti sotto commissione elettorale, archiviazione e digitalizzazione di documenti e atti dell’Ufficio di Piano, servizio Attività produttive.
“Insomma, un lunghissimo elenco di esempi di Progetti Utili alla Collettività con cui i beneficiari di Reddito di Cittadinanza possono restituire alla comunità polignanese ciò che percepiscono – conclude Maria La Ghezza (M5S) – D’altra parte va sfatato il mito che i beneficiari non abbiano voglia di darsi da fare: personalmente ho ricevuto tantissime richieste in questi anni. Quella del Reddito di Cittadinanza, dunque, è una delle tante questioni irrisolte da questa Amministrazione, a cui sarà un piacere poter mettere in pratica risposte concrete”.