Monopoli, il Movimento Manisporche dice no ai lavori alla pineta Via Grandi/Via Ariosto
Il Movimento Manisporche in una nota spiega «I lavori che andranno a “stravolgere inutilmente” la pineta, ubicata tra via Ariosto e via Grandi, saranno realizzati dal Comune di Monopoli con un’opera pubblica connessa all’attuazione del PUE “S7”.
La Solemare, Società proprietaria dell’area sulla quale si sta realizzando un PUE (Piano urbanistico esecutivo), ha ricevuto in cambio, secondo (art.27/P delle norme tecniche del Piano urbanistico generale di Monopoli), l’aumento del 200%, in volumi residenziali, da realizzare nello stesso PUE.
Anche se realizzato dal privato, è di fatto un intervento pubblico, per un investimento di 670mila euro, che l’Amministrazione avrebbe potuto utilizzare anche direttamente e diversamente.
Confermiamo il nostro pieno sostegno al Comitato “Salviamo la pineta di via Grandi/via Ariosto” per i seguenti motivi:
L’ASSOLUTA MANCANZA DI COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE DELLE SCELTE
Molti residenti del quartiere, da diverso tempo, lamentavano la non adeguata manutenzione della pineta.
Differentemente da altre aree della città, le scelte riguardanti il progetto non sono mai state condivise con i cittadini.
Il progetto definitivo, nonostante il suo carattere impattante e un iter lungo tre anni, è stato comunicato ai cittadini pochi giorni prima della sua cantierizzazione.
UN INTERVENTO ECCESSIVO E DANNOSO
L’intervento previsto è eccessivo rispetto a una pineta che aveva bisogno solo di un’adeguata potatura, di alcune panchine e di un percorso di attraversamento illuminato. Si interviene, invece, non solo espiantando 21 pini ma realizzando un bar con una vasta area pavimentata intorno, una seconda area parcheggio, due zone per sgambettamento cani e un’area giochi per bambini. Il tutto in una piccola area di 8mila mq, deturpando una bella e fitta pineta trentennale.
Il Sindaco di Monopoli riveda il suo comportamento nei confronti del Comitato.
Si impegni ad ascoltarlo con la disponibilità a rivedere le proprie scelte.»