Acque agitate nel PD di Gioia del Colle
In una lettera aperta, l’Ing. Leonardo Indellicati rende pubblico il punto di vista di un gruppo di iscritti sulle dinamiche interne alla sezione gioiese del Partito Democratico. Nella nota, che riportiamo integralmente, si parla chiaramente di torpore diffuso e condizione di stallo che pervadono i membri del direttivo e della segreteria della sezione “ F. Giannico” e si chiede risposta alle reiterate interrogazioni e proposte che il gruppo ha avanzato nel corso dei mesi.
“La sospensione dei congressi del Partito Democratico a livello regionale in Puglia ha determinato anche il rinvio di quelli cittadini. Il Commissario (individuato direttamente dalla Segreteria Nazionale) Riccardo Tramontana nei fatti non è riuscito a slegare i nodi che hanno impedito lo svolgimento del Congresso che deve con urgenza rinnovare tutte le sue cariche rappresentative a livello regionale, provinciale ed in ultimo locale.
Ormai da molti mesi un gruppo di cittadini iscritti al PD di Gioia del Colle ha posto la questione della necessità di superare l’attuale condizione di stallo e ancora da tanto tempo il popolo del PD aspetta una risposta costruttiva nei fatti perché ripartano le azioni politiche che rilanciano con energia il ruolo guida che spetta al Partito Democratico come architrave di una coalizione di Centro-Sinistra.
È un dovere civile e morale partecipare alla vita politica della propria comunità per migliorare le condizioni della propria città che ormai da troppi anni versa in uno stato di assoluto declino con una propaganda socio-culturale che questa Amministrazione a guida sovranista sta attuando con velato sostegno al mondo della Cultura e del Terzo settore di Gioia del Colle.
“Se non ora, quando?”
È il momento di dimostrare alla cittadinanza che il PD è una grande comunità in cui riconoscersi con un profondo e condiviso senso di appartenenza. All’interno del mio Partito ogni scelta, ogni decisione è unicamente indirizzata al bene di Gioia del Colle. Il partito ora più che mai è anche il luogo, del confronto, della costruzione e deve essere necessariamente aperto agli spunti forniti da tutti, dove ognuno può e deve esprimere la propria opinione senza che la censura dell’opportunismo politico possa prevalere.
Questioni urgenti aspettano di essere affrontate, discusse e risolte con l’aiuto di tutti i componenti di un partito unito e proattivo, ma nonostante questa consapevolezza fino ad oggi si è navigato a vista aspettando non si sa bene cosa. Un torpore diffuso e una condizione di stallo pervadono i membri del direttivo e della segreteria. In più occasioni sono state avanzate ipotesi per trovare un punto di incontro ed inesorabilmente tutto è caduto nell’oblio.
L’entusiasmo è ribollente, le sfide sul campo varie e probanti:
- la ri-conquista dei servizi sanitari a Gioia del Colle attraverso l’impiego delle risorse del Recovery plan;
- la sfida ecologica che impone un ripensamento delle politiche capaci di influenzare gli stili di vita collettivi attraverso un processo di coinvolgimento e motivazione dell’utenza;
- la cura e il rilancio delle strutture sportive impiegando le risorse del PNRR e contestualmente creando dei circuiti virtuosi di autosostegno delle stesse;
- l’organizzazione più articolata e ben delineata della politica culturale che abbia al proprio centro alcuni contenitori fondamentali, teatro e biblioteca;
- la necessità impellente di dare risposte concrete in termini di welfare in un periodo di assoluta sofferenza economico/sociale.
Tutti questi contributi devono costituire la base su cui costruire e alimentare un costante confronto con tutte quelle forze politiche che, ritrovandosi nel medesimo recinto valoriale e di principi del Partito Democratico, lo affiancheranno durante la prossima tornata elettorale. All’attuale segretario e segreteria chiediamo di riattivare i canali di questo confronto.
Il gruppo di iscritti a cui ho voluto dare voce con questa lettera, indefessamente si è speso in questi mesi nel tentativo di riaprire un dialogo costruttivo nell’interesse di tutti.
Più volte abbiamo proposto un approccio inclusivo che garantisse un’equa rappresentazione di tutte le anime all’interno del direttivo e puntualmente la speranza di riaprire un dialogo costruttivo è stata miseramente disattesa.
In tantissime occasioni abbiamo ventilato la possibilità di una soluzione “ponte” che permettesse un repentino riavvio dell’attività politica a Gioia del Colle, ma anche in questo caso un silenzio assordante ha riempito gli spazi della politica locale.
Oggi siamo qui ancora una volta a chiedere non per noi, ma nell’interesse di tutti i cittadini gioiesi iscritti e simpatizzanti del PD una risposta alle nostre interrogazioni od una eventuale controproposta da valutare, la nostra voce non può e non deve rimanere inascoltata”.