Discarica Martucci, durante un carotaggio rinvenuti due strati di rifiuti
Durante l’esecuzione del carotaggio continuo presso il punto PM4bis, sono stati rinvenuti due strati di rifiuti, di cui un primo strato spesso circa 0,2 metri di rifiuti di vario genere ad una profondità di 4,8 metri circa dal p.c., e successivamente un secondo strato di rifiuti avente spessore di 0,5 m a profondità compresa tra 8,5 e 9 m dal piano campagna. I rifiuti da una prima analisi qualitativa sono costituiti da residui plastici, gomme e alluminio.”
Il punto dove è stato effettuato il ritrovamento è stato indicato da ARPA Puglia con la relazione 20 aprile scorso – Valutazioni in merito al posizionamento del piezometro PM4-bis presso l’ex discarica sita in c.da Martucci del Comune di Conversano – e che scaturisce dalle attività di approfondimento poste in essere dopo il primo ritrovamento.
Pertanto, lo stesso Direttore dei lavori Geologo Dott. Francesco Pezzati ha ordinato l’immediata sospensione dei lavori e ne ha dato relativa comunicazione informale all’ARPA Puglia e, successivamente, comunicazione ufficiale agli enti interessati.
Si tratta di una zona esterna ai lotti di discarica, con particolare riferimento al Lotto III oggetto di indagine da parte dei Comuni di Mola di Bari e Conversano.
Ne danno notizia i sindaci di Mola, Giuseppe Colonna e di Conversano, Giuseppe Lovascio. Le amministrazioni ne hanno dato anche in questa occasione immediatamente comunicazione al sostituito procuratore della Repubblica del Tribunale d Bari, Baldo Pisani e alla gip, Ilaria Casu cui chiedono di provvedere con estrema urgenza alla verifica di quanto rinvenuto, al fine di poter prevenire danni ambientali e rischi da potenziale inquinamento.
Alla luce di quanto avvenuto i Sindaci Colonna e Lovascio, fermo restando la necessità di procedere al prelievo alle analisi ed al
monitoraggio delle acque di falda dei tre pozzi individuati, ribadiscono al Governo Regionale l’assoluta necessità di non prevedere la riapertura delle vasche di servizio e soccorso così come previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti individuando, attraverso il coinvolgimento degli Organi competenti, un nuovo sito alternativo.