Monopoli, Manisporche invita a “non disertare le urne”
Nota stampa del Movimento Manisporche di Monopoli
I 5 quesiti referendari del 12 giugno si presentano con un alto profilo tecnico, senza la spinta forte di un referendum sentito (annullati quello sulla liberalizzazione della cannabis e sull’eutanasia) privi di effetto propaganda e di interesse politico. Condannati con molta probabilità a non raggiungere il quorum necessario.
Non entriamo nello specifico dei quesiti per i quali crediamo che la risposta da dare sia un NO a tutte e cinque le schede, poiché le problematiche sollevate rischiano di essere complicate piuttosto che risolte dall’abrogazione secca dei vari articolati. I problemi posti vanno risolti in sede parlamentare ed è necessario evitare che una scelta positiva modifichi e peggiori lo status quo delle norme senza curarne gli aspetti di dettaglio.
Ci preme invece cogliere l’occasione per ribadire l’importanza della partecipazione attiva al voto, per eludere il pericolo che la democrazia sia disarcionata e perda totalmente di senso.
Gli ultimi dati negativi circa l’affluenza alle urne denunciano una situazione di totale sfiducia verso le istituzioni e continuano a consolidare politiche gestite da una minoranza di persone ben al di sotto della metà degli aventi diritto al voto.
Non lasciamo che questa deriva continui. Non lasciamo che siano altri a decidere per noi. Non permettiamo che siano inabissate le lotte per l’affermazione dei diritti fatte dai padri costituzionali.
Ogni aspetto della vita ci interpella e solo il voto ci dà il potere di potervi incidere.
Nei referendum l’espressione di voto è al massimo della libertà. Non ci saranno parenti o amici da accontentare, né poteri forti a cui rispondere.
Andiamo dunque alle urne. Anche i numeri della partecipazione contano per le azioni future dalla politica e dei politici. Per le elezioni amministrative si può anche vincere nelle città, ma non saranno risolti i problemi fino a quando non sarà stato vinto l’astensionismo.