Il Comitato Stop Martucci avrà l’opportunità di portare la battaglia di una comunità intera in Regione Puglia
I responsabili del Comitato Stop Martucci in una nota dichiarano: Quando iniziò a circolare la preoccupante notizia che il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti avrebbe compreso la riattivazione delle vasche della discarica Martucci, un gruppo di liberi cittadini decise che era giunto il momento di unirsi in difesa dei propri diritti perché ci sono momenti nella storia di una comunità in cui emerge, in modo impellente, la necessità di non essere più semplici spettatori di quello che viene deciso tra le quattro mura delle stanze del potere.
Prese quindi forma il Comitato Stop Martucci: cittadini determinati nel scrivere la parola fine ad una vicenda che da troppi anni determina pesantemente ed in modo negativo la vita della nostra comunità
Inizialmente la nostra attività è stata incentrata in una fase di pura manifestazione popolare con l’intento di far sentire, forte ed unita, la nostra voce a chi si accingeva a votare il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e la scellerata riattivazione delle vasche della discarica Martucci. Abbiamo organizzato varie manifestazioni di piazza e presìdi davanti alla sede della Regione Puglia che hanno avuto il loro culmine con il blocco per alcune ore della discarica
Poi, in seguito alle ormai famose parole dell’assessora Maraschio che dichiaravano il reinserimento di Martucci nel nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, in assenza o mancata produzione di evidenze tecnico giuridiche che avrebbero comportato il suo stralcio, siamo passati ad una seconda fase. Tale nuova fase è stata caratterizzata dallo studio di centinaia di pagine di documenti riguardanti l’annosa vicenda Martucci, con lo scopo di capire se davvero queste evidenze non esistono e se nel corso degli anni non c’è stata mai possibilità concreta di chiudere questa discarica “colabrodo”.
Quello che abbiamo scoperto, man mano che riuscivamo a farci largo in quel labirinto di atti, carte e documenti riguardanti la storia di contrada Martucci, lo possiamo sintetizzare, metaforicamente parlando, nell’immagine di una fosca e densa cortina di fumo che è stata creata intorno alla discarica con lo scopo di rendere quanto più complicato possibile fare luce e chiarezza sull’intera vicenda.
Una cortina fumogena composta da gestori inadempienti, controllori distratti o accondiscendenti e politici dormienti o collusi che hanno fatto sì che, nonostante vari scandali, denunce e processi, dopo più di 40 anni siamo ancora qui a discutere di una probabile riapertura della discarica.
Nonostante questo, noi volontari del Comitato STOP Martucci, studiando documenti pubblici che sono a disposizione di tutti, un po’ di luce in questa foschia che nasconde la discarica siamo riusciti a farla. Infatti grazie al nostro studio e alle nostre ricerche abbiamo fatto emergere, con non poche difficoltà, una serie di dati e rilievi tecnici che – se correttamente attenzionati nel tempo da chi di dovere – avrebbero già consentito di giungere alle famose evidenze tecnico giuridiche, tali da stralciare definitivamente la discarica Martucci da qualsiasi Piano Regionale dei Rifiuti.
In questi mesi abbiamo più volte inviato lettere a tutti quegli attori politici ed enti istituzionali coinvolti in questa vicenda. Interpellando direttamente la Procura della Repubblica con la speranza che le nostre ricerche fossero correttamente attenzionate.
L’assenza di risposte, soprattutto se a non rispondere sono esponenti politici ed istituzionali nei quali, col nostro voto, abbiamo riposto fiducia e speranze, è qualcosa che avrebbe potuto demoralizzare e abbattere le speranze di molti.
Ma noi abbiamo continuato, puntualmente, in ogni occasione possibile ad inviare le nostre domande e a pretendere risposte.
Fino ai giorni nostri, in cui abbiamo sottolineato la preoccupante lentezza delle operazioni di indagine e analisi delle acque del Lotto III previste nell’emendamento al Piano dei Rifiuti per contrada Martucci, chiedendo un incontro al responsabile delle indagini.
Nella vita la perseveranza e la determinazione a volte ripagano.
É con questo pensiero che abbiamo accolto la convocazione da parte dell’assessora Maraschio ad un incontro che si terrà lunedì 4 luglio nella sede della Regione Puglia.
Dopo mesi di manifestazioni, lettere e richieste, finalmente avremo l’occasione di rappresentare e portare direttamente nelle stanze della Regione la voce di tutti quei cittadini che da anni combattono per difendere la propria salute e quella del loro territorio.
Racconteremo della battaglia di una comunità intera che dopo 40 anni dice basta alla discarica Martucci. E pretenderemo che venga finalmente scritta la parola fine a questa triste vicenda.