A Corato, ecco “Agrifood Hub”, il centro di formazione specialistica e ricerca per il settore agroalimentare

Il cammino è stato lungo, la selezione ferrea. 264 proposte progettuali per l’Italia del sud, isole comprese, venivano contabilizzate il 13 novembre 2021 dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, agenzia vigilata direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per il Sud con l’obiettivo di sostenere progetti per lo sviluppo e la coesione territoriale.

Ai nastri di partenza figuravano i progetti pubblico-privati che avevano risposto al bando nazionale per la candidatura al finanziamento PNRR su “interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”. Budget complessivo assegnato: 350 milioni di euro.

Le idee progettuali venivano sottoposte ad una prima valutazione e il 30 dicembre dello stesso anno l’Agenzia comunicava quelle idonee alla seconda fase: il progetto. Il numero si assottigliava a 171. 93, poco più del 35% venivano escluse al primo step. Successivamente, altre 25 candidature (circa il 9%) rinunciavano alla consegna dei progetti e sul tavolo della valutazione finale dell’Agenzia ne restavano 146 (55%).

Il 25 giugno l’Agenzia per la Coesione Territoriale rendeva nota la graduatoria dei progetti con relativi punteggi attribuiti ad ognuno. Seguiva la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento secondo i punteggi acquisiti. 27 proposte (10%) venivano dichiarate vincitrici per tutto il Sud, ma di queste, solo 7 (meno del 3%) trovavano riconoscimento pieno con l’attribuzione completa della somma di finanziamento richiesta, così come proposta nel progetto.

Il progetto, i partner. “Agrifood Hub” è uno dei 7. Valore richiesto e finanziato: 18 milioni di euro. L’iniziativa, vede capofila il Politecnico di Bari e il coinvolgimento di sette partner: Molino Casillo S.p.A., Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università del Salento, Federazione Regionale Coldiretti Puglia, Istituto di Istruzione Superiore “A.Oriani-L.Tandoi”, Comune di Corato, Bonifiche Ferraresi S.p.A.

Il progetto, realizzerà nei tre anni indicati, a Corato (BA) un Innovation Hub, denominato “Agrifood Hub” che permetterà l’alta formazione specialistica nel settore agroalimentare. Il centro consentirà una elevata innovazione in tutte le attività inerenti la produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione, conservazione e consumo di cereali e legumi.

L’Hub diventerà un punto di riferimento, nazionale e internazionale, di collaborazione tra il mondo dell’impresa e quello accademico, orientato a conferire ai settori produttivi interessati (settore primario e industria alimentare cerealicoli) strumenti di innovazione e incremento della competitività, superando le barriere all’investimento in ricerca e sviluppo che si verificano a livello di singola impresa.

Il Centro di ricerca, sviluppo e alta formazione Agrifood Hub con annesso centro congressi, sarà ubicato presso il complesso immobiliare ex “Molini e Pastifici Basile” di proprietà del partner Molino Casillo SpA. Il progetto prevede il risanamento e il recupero dell’antico sito composto da tre edifici: il mulino, il pastificio, l’edificio ottocentesco.

La forte valenza innovativa del progetto, sul piano delle attività di ricerca, sperimentazione, formazione e orientamento al lavoro, si coniuga con l’obiettivo di operare in continuità con la tradizione territoriale della industria molitoria, anche attraverso il recupero e valorizzazione delle strutture produttive che la caratterizzano. L’iniziativa si candida come progetto-faro, capace di essere replicato in altri settori cruciali della tradizione agroalimentare e manifatturiera italiana.

Le Accademie. Le attività di ricerca e formazione si articoleranno su Quattro Accademie.

L’Accademia per l’agricoltura sostenibile e di precisione avrà la funzione di innovare la fase produttiva di grano e legumi con l’introduzione della robotica, dell’impiego di veicoli a guida autonoma, l’adozione di tecnologie per l’agricoltura di precisione, la diagnostica continua in grado di individuare precocemente o di prevedere l’insorgenza di fitopatie che affliggono le colture.

L’Accademia della tecnica molitoria avrà la funzione di valorizzare la storia e la cultura legate ai territori in cui i prodotti cerealicoli vengono coltivati e trasformati, con una particolare attenzione alle proprietà salutistiche e agli usi dei prodotti cerealicoli in una alimentazione sana ed equilibrata.

L’Accademia della panificazione e della pastificazione avrà la funzione di promuovere l’adozione delle tecnologie abilitanti nella produzione di pane, pasta, dolci e prodotti da forno avendo cura di valorizzare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti, la loro tipicità e di incrementare il loro appeal sul mercato internazionale grazie all’utilizzo delle migliori innovazioni tecnologiche del settore.

L’Accademia per la tracciabilità e la valorizzazione dell’origine dei cereali infine, avrà la funzione di creare opportuni metodi di analisi, detti di “fingerprinting”, che porteranno allo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per l’identificazione e la classificazione dei prodotti agroalimentari e, grazie alla tecnologia “blockchain”, i risultati della ricerca avranno la possibilità di aprirsi al mercato internazionale.

Formazione. Per tali specificità Agrifood Hub prevede la realizzazione di corsi di formazione e ricerca ai quali potranno partecipare studenti diplomati e laureati ma anche operatori della produzione e trasformazione. La classe docente del centro sarà rappresentata da docenti e ricercatori dei tre atenei del progetto (Poliba, Uniba, Unisalento) e dai rappresentanti delle imprese di settore.

Tempi. Prossimi passaggi imposti dal bando sono: costituzione di una apposita associazione temporanea di scopo (ATS) mentre l’appalto dei lavori di ristrutturazione e costruzione deve essere aggiudicato entro il prossimo 30 settembre.

Le considerazioni al risultato. «L’agricoltura 4.0 è uno dei settori in cui la Puglia potrà meglio esprimere la sua capacità di innovazione applicata alle più antiche e radicate vocazioni territoriali”. Così il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. “Come Politecnico del Sud Italia – prosegue – vogliamo dare un contributo decisivo, attraverso la ricerca scientifica e il trasferimento di nuove tecnologie alle imprese. Il Gruppo Casillo, con il quale già gestiamo un laboratorio pubblico-privato per le nuove tecnologie per la trasformazione del grano, è per noi un partner importante. Insieme a loro, alle università e agli altri partner di Agrifood Hub, potremo fare sempre di più e meglio. Il nostro obiettivo – conclude – è affiancare alle attività di ricerca, l’opportunità di formare nuove figure professionali in grado di sostenere la trasformazione di un settore così importante per la nostra regione».

In rappresentanza dei partner di progetto, Francesco Casillo, Presidente di “Molino Casillo SpA” aggiunge: «La nostra azienda crede pienamente nell’impulso alla crescita economica, occupazionale e sociale che la realizzazione di Agrifood Hub. potrà portare nella nostra regione e in generale in tutta la filiera cerealicola. Lo sviluppo di tecnologie abilitanti 4.0 nell’industria molitoria, l’applicazione dell’agricoltura di precisione, l’alta formazione specialistica nelle Accademie dell’arte bianca e della panificazione renderanno il centro di Corato il principale hub di formazione e trasferimento tecnologico per l’intera filiera cerealicola».

Referente scientifico del progetto, Agrifood Hub è il prof. Vito Gallo del Poliba.

 

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