Il bilancio da 2,5 miliardi della ASL Bari, certificato anche per il 2021
Bilancio d’esercizio 2021 chiuso in equilibrio e certificato in ogni sua parte. La ASL Bari, dopo la prima certificazione raggiunta un anno fa, stavolta compie un ulteriore progresso ottenendo la certificazione di bilancio non solo per lo stato patrimoniale, ma anche per il conto economico, il rendiconto finanziario e la nota integrativa.
Cifre, processi e verifiche descrivono pienamente la complessità di un’azienda sanitaria con un valore della produzione di 2.516.000.000, in crescita rispetto al Bilancio 2020, di cui 475 milioni impiegati per l’acquisto di beni, 1,3 miliardi per servizi sanitari, 494 milioni per il personale. Bilancio 2021 chiuso in equilibrio, dunque, e con un utile di circa 9mila euro, in un periodo fortemente segnato dalla pandemia.
L’approvazione dei conti è stata sancita dal Collegio sindacale, presieduto dal prof. Fabio Caputo, che ha espresso parere favorevole senza alcuna osservazione. Inoltre, la BDO Italia Spa, società esterna incaricata della revisione e certificazione del bilancio, ha verificato la correttezza e la completezza delle scritture contabili, attestando nel suo giudizio che “il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale dell’azienda al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa” in conformità alle disposizioni di legge. Equilibrio di bilancio che si traduce nell’utilizzo corretto di tutte le risorse pubbliche assegnate dalla Regione e nell’ottimale erogazione di servizi sanitari a beneficio della popolazione assistita della provincia, costituita da 1.217.074 cittadini.
Un traguardo importante per la ASL Bari, che è tra le prime quattro in Italia per valore della produzione, ma è la prima e più grande azienda sanitaria italiana su base provinciale ad aver ottenuto la certificazione di bilancio.
Dietro ai numeri ci sono persone, strutture di assistenza e cura e un’organizzazione molto complessa. La ASL Bari, infatti, ha 9.091 dipendenti (medici, infermieri, amministrativi, ausiliari ecc.), 1.832 convenzionati (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali e medici della continuità assistenziale) e gestisce direttamente 5 Presidi Ospedalieri – articolati in 9 Stabilimenti Ospedalieri per complessivi 1.662 posti letto -, 12 Distretti Socio Sanitari, 11 Presidi Territoriali di Assistenza (PTA) e le strutture dei Dipartimenti Territoriali di Prevenzione, della Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche distribuite nel territorio aziendale.
«La ASL Bari – commenta il Direttore Generale Antonio Sanguedolce – si conferma una realtà in grado di affrontare e gestire la complessità mettendo a frutto la sinergia e la collaborazione di tutte le strutture e aree aziendali, a cominciare dal ruolo di coordinamento ricoperto dalla Direzione amministrativa. La certificazione del bilancio e il parere favorevole del Collegio sindacale sono una garanzia di correttezza dell’utilizzo delle risorse pubbliche e nello stesso tempo presidio di legalità e trasparenza, principi cardine cui deve corrispondere l’operato dell’attività amministrativa. Del resto, i conti in salute dell’azienda sanitaria non possono che riflettersi sulla qualità dell’assistenza garantita ai cittadini».
«Non si tratta solo della correttezza dei numeri in sé – aggiunge il Direttore Amministrativo Luigi Fruscio – ma della sostanziale correttezza dei processi e delle procedure che conducono alla iscrizione delle poste di bilancio, a fronte di una enorme complessità. Questa certificazione ha un valore davvero elevato per la nostra azienda, sia perché è stata ottenuta senza alcun tipo di riserve e/o limitazioni né osservazioni da parte del Collegio sindacale, sia perché arriva al culmine di un meticoloso lavoro durato anni e coronato con il risultato massimo conseguibile, considerato il punto di partenza e le dimensioni dell’azienda».
La Direzione Strategica della ASL Bari, infine, ringrazia il dott. Yanko Tedeschi per il ruolo determinante svolto nel raggiungere tali risultati, in qualità di direttore del Dipartimento amministrativo della ASL nonché direttore dell’Area Gestione Risorse Finanziarie.