Cazzorla (M5S): Monopoli, una disinfezione insufficiente
Giulia Cazzorla, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle Monopoli, in una nota afferma: «Che la situazione igienico sanitaria a Monopoli sia critica credo sia chiaro a tutti. Blatte gigantesche ovunque, ma anche topi… è di venerdì scorso la notizia di un topo ritrovato in un appartamento al 6 piano nella centralissima via Roma, mentre di un mese fa la segnalazione di topi nella scuola dell’infanzia Giovanni XXIII».
Prosegue: «Da un accesso agli atti ho appreso che, almeno sulla carta, gli interventi sono stati effettivamente effettuati secondo il calendario stabilito e che tutti gli operatori hanno effettuato gli interventi sul territorio comunale con una media di 3 kg di pasta ratticida per la derattizzazione e 1 o 2 litri di prodotto liquido da nebulizzare per la deblattizzazione».
Continua: «Premetto che un verbale del genere, a mio parere, già non è regolare poiché nella casella “rappresentante del committente” o non è scritto nulla oppure vi è indicato tal Gianni o Giovanni mentre immagino che un rappresentante del committente dovrebbe essere sempre presente e quando c’è, dovrebbe essere scritto almeno il cognome di Giovanni. Ma ancora più grave è che in tutti i verbali in questione non si legge scritta né l’ora dell’intervento (perché noi vogliamo sapere quando questi interventi vengono effettuati, visto che nessuno ha mai assistito né visto questi operai) e neanche e i nomi delle strade interessate all’intervento».
Dichiara Cazzorla: «Nel Consiglio Comunale dell’1 agosto scorso il Sindaco, rispondendo alla interrogazione della opposizione, ha detto che ogni intervento è stato eseguito in tutto il centro urbano, nelle periferie e nelle contrade. Peccato che quanto affermato dal Sindaco è matematicamente impossibile!! Difatti, dalla scheda tecnica dei vari prodotti utilizzati ho appreso che 100 grammi di pasta ratticida vanno posizionati ogni 100 metri. Poiché in ogni scheda di intervento è indicato che il quantitativo di pasta utilizzato è di 3 kg, l’operaio ha derattizzato 3 km (o 3.000 metri che è uguale) della Città. A meno che il Sindaco non voglia sostenere che tutte le strade della città, comprese periferie e contrade assommino a 3 Km».
Dice: «Stesso discorso per quanto riguarda la deblattizazione: in ogni intervento sono stati utilizzati due litri di prodotto liquido da nebulizzare. Dalla scheda tecnica di tale prodotto ho scoperto che viene impiegato alle dosi da 1 a 3% (ossia da 1 a 3 lt ogni 100 litri d’acqua). Quindi diciamo che in una concentrazione media del 2% l’operaio ha versato i due litri di prodotto in 100 litri d’acqua, ossia l’equivalente di una doccia di 7 minuti (fonte Arpa Veneto). Quanti muri, pavimenti e altre superfici degli ambienti da disinfestare avrà potuto irrorare l’operaio con 100 litri d’acqua? Anche qui, come afferma il Sindaco, tutto il centro cittadino, le periferie e le contrade? Poiché la matematica non è una opinione, deduco che un intervento costato alla collettività oltre 15.000,00 euro, in realtà non è stato per niente sufficiente a deblattizzare e derattizzare tutta la Città. Può essere questa la ragione dell’invasione di blatte e topi?»
Conlclude Cazzorla: «Infine vorrei informare i cittadini che è loro diritto chiedere interventi straordinari all’AQP telefonando al n.800/735.735 in presenza di situazioni critiche e che l’AQP interviene nel giro di 48 ore. Ho evidenziato infine al Sindaco che la popolazione deve essere avvertita del giorno e dell’ora degli interventi perché non è sufficiente scriverlo sul sito istituzionale a gennaio. Le sostanze utilizzate sono dannose alla salute, ed è necessario non esporre indumenti e piante aromatiche, o peggio ancora cibi, durante la nebulizzazione degli insetticidi. Questo vuol dire rispetto e tutela della salute pubblica».