Bari, violentate due giovani turiste francesi, è stato fermato l’aggressore

Bari, shock per due turiste francesi, che sarebbero state prima aggredite e poi violentate nella serata di ieri, in un appartamento nel quartiere Libertà.

Le due ragazze, una di 18 anni e una di 17 anni, quindi ancora minorenne, presunte vittime dell’aggressione, sono state soccorse dal 118 e trasportate nel Policlinico di Bari dove è stato arrivato il cosiddetto “binario rosa”, che prevede sia tutti gli accertamenti clinici del caso, che la consulenza medico legale e psicologica.

Le due ragazze, hanno descritto ai poliziotti il loro presunto aggressore, subito dopo identificato e fermato dai militari. L’uomo è, al momento, in attesa dei provvedimenti che verranno adottati nei suoi confronti dall’autorità giudiziaria.

L’indagine è coordinata dalla pm di turno Desirèe Digeronimo con il procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa.

LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI BARI, ANTONIO DECARO:

«L’episodio di violenza che questa notte ha visto coinvolte due ragazze francesi ci lascia sgomenti. Non si può tollerare che accadano episodi di questo tipo. La violenza perpetrata in danno di queste due giovani donne va condannata con fermezza e determinazione, non solo sul piano giudiziario ma anche sul piano sociale. Cose del genere non possono e non devono succedere mai e invece purtroppo la cronaca di queste settimane di vacanze, in tutta Italia, ci restituisce una scia di violenze a sfondo sessuale» dichiara il sindaco della città di Bari, Antonio Decaro.

Continua: «Le Forze dell’ordine e la Magistratura stanno lavorando con competenza e professionalità per assicurare prontamente alla giustizia gli autori di questo gesto criminale, “schifoso”. In queste ore il Comune è in contatto con la Procura e con il console francese per le azioni di supporto e assistenza alle due ragazze».

Conclude: «Lo sdegno è tanto e la giustizia farà il suo corso. Noi baresi siamo vicini alle due ragazze e alle loro famiglie, e mai avremmo voluto che la nostra città lasciasse questo segno tragico nella loro vita, certi che niente e nessuno potrà risarcirle».

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