Daugenti, Mola di Bari: Non basta volersi ricandidare!!
Fabio Daugenti, in una nota di seguito afferma «L’estate molese 2022 è stata da poco archiviata e con essa gli eventi (senza lode e senza infamia), che pur hanno messo di buon umore il Primo occupante del Palazzo di Città più avvezzo agli aspetti ludico ricreativi che ad affrontare i problemi reali del paese , ma proviamo a rimanere con i piedi per terra e cerchiamo di parlare di fatti concreti. E’ del tutto evidente che in questo ultimo scorcio di mandato amministrativo il Sindaco, per rilanciare la sua ricandidatura , intensificherà l’(ab)uso della famosa strategia, messa in campo già nel 1700 da Ferdinando di Borbone re di Napoli, passata ai posteri come la politica delle tre F (feste,farina e forca) ovviamente attualizzata ai giorni nostri in Feste, Farina e Facebook».
Prosegue «L’ingegnosa formula si concretizzava e si concretizza con azioni finalizzate a distrarre il popolo, con festeggiamenti, manifestazioni, spettacoli (a pagamento e non) in grado (almeno nell’intenzione) di allontanare lo sguardo dai problemi reali, creare aggregazione e, soprattutto , far provare gratitudine per i governanti; la seconda F è fin troppo apodittica, quindi sorvolerei su questo aspetto, mentre significativa è la terza F, quella preferita dal Sindaco, quella di Facebook, dove da sempre non lesina le sue performance per propinare una mascheratura realistica attraverso post e foto fatte ad arte per raggiungere l’obiettivo di oscurare la realtà, con sedicenti immagini del reale».
Fa presente «Naturalmente non tutte le immagini vanno bene, occorre proporre immagini speciali ,abbaglianti ,che se per un certo verso sono vere in sé, proprio per questo sono assolutamente false e forvianti. L’insieme di queste immagini sensazionali, contribuisce a creare quell’immagine d’insieme del paese che non corrisponde alla realtà, ma al modello che si vuol creare e mostrare. Intanto nella vita reale i cittadini continuano a lamentarsi per il paese invaso da blatte e topi,
delle strade urbane praticamente impraticabili , della scarsa pulizia della città, aree del paese completamente abbandonate a se stesse, ecc. ecc. ma evidentemente ognuno ha le proprie priorità! Recentemente, ad esempio, scopriamo che fra le priorità di fine mandato c’è l’assunzione, a tempo indeterminato, di un autista, figura già presente in organico, che probabilmente avrà il compito di scorazzare i nostri amministratori , ovviamente per motivi istituzionali, ovunque vorranno andare. Chi sarà il fortunato di turno? Staremo a vedere,ma quello che oggi possiamo dire è che i cittadini molesi non saranno molto felici di vedere come sono spesi i soldi pubblici».
Dice «Intanto il nostro paese, a differenza dei comuni limitrofi, continua nella sua decrescita felice, oggi i cittadini molesi sono poco più di ventiquattro mila, (fino a pochi anni fa invece eravamo intorno ai ventisettemila) con una forte incidenza, in termini percentuali, di persone anziane. Ma cosa dovrebbe aver fatto un Sindaco per chiedere ai suoi concittadini di essere rieletto? Basterebbe ad esempio fare quello che ha fatto il Sindaco di Noicattaro recentemente confermato per il secondo mandato. Ecco alcuni dati che dovrebbero fare riflettere tutti noi: più di dieci milioni di euro intercettati; oltre trenta cantieri avviati; riduzione del debito pubblico del 50 %; un milione di investimenti sulla riqualificazione; 80 strade asfaltate, 30 Km di bitume; 5 vie rurali; 400mila euro di finanziamenti più 60 mila con fondi di bilancio per la costruzione di una rete di video sorveglianza che prevede l’installazione di 70 telecamere di video sorveglianza in punti strategici del paese; 2.200 punti luce sostituiti con un risparmio di denaro pubblico di 70 mila Euro annui; aumentati i fondi per la cultura del 500%; 8 nuovi servizi ambulatoriali attivati; aumento proventi conferimento rifiuti più 245.000 euro con una percentuale di raccolta differenziata all’82% ; riduzione del 50% del gettone di presenza e un abbattimento di meno 200mila Euro dei costi della politica; a fronte di 63 unità operanti nel 2016 e di 21 pensionamenti avvenuti nel corso dei 5 anni, oggi la pianta organica può contare su 72 unità, per un totale di 29 assunzioni; 13 transazioni eseguite, risparmio di 1,5 milioni di contenziosi, risparmio medio del 50% liquidazione sinistri… ecc. ecc.»
Conclude «Il lavoro paga ed è giusto che chi ha lavorato sia ripagato con il rinnovo della fiducia accordata. Nel nostro caso possiamo dire che i primi quattro anni e mezzo di amministrazione si stanno per completare con un bilancio assolutamente fallimentare. E solo chi non vuole confrontarsi con la realtà può sostenere il contrario. L’unica salvezza per il nostro paese non può che partire da una presa di posizione dei cittadini che devono far sentire la propria voce e pretendere una Amministrazione capace di affrontare e risolvere i problemi che attanagliano la nostra città!»