l’IC “G. Modugno – G. Galilei” in onda a Uno Mattina. Intervista a Stefano Pieri
Andrà in onda il 10 dicembre prossimo su Rai Uno, il servizio televisivo realizzato a Monopoli nell’ambito del format Generazione Tsunami di Uno Mattina in Famiglia, che ha visto la partecipazione della classe 2^ E dell’IC “G. Modugno – G. Galilei” unitamente alla dirigente prof.ssa Antonella Demola e alle docenti Altamura e Garganese. Il programma, condotto da Stefano Pieri, è dedicato a ragazze e ragazzi della scuola secondaria di 1° grado e riguarda tematiche inerenti il vissuto emotivo e affettivo e le aspettative della generazione post pandemia. La regia è di Andrea Rispoli. Gli studenti sono stati coinvolti nel programma da Stefano Pieri, in arte “Lo Psicologo della strada”, psicologo e psicoterapeuta, specializzato negli ultimi venti anni in progetti scolastici dedicati al mondo psico-affettivo dei giovani. «Il tema scelto – commenta Pieri – è Tv o Smartphone, video o programmi, social o film, ed è stato un modo per cercare di far riflettere i ragazzi sul fatto che lo smartphone è comunque uno strumento limitato. Io credo che abbiamo ottenuto delle risposte significative. Si voleva cercare di capire quanto i ragazzi, sotto sotto, sono capaci di creativizzare, cioè di andare al di là di un sistema ridotto. Lo smartphone è uno strumento del quale non possiamo fare a meno, ma dal quale possiamo staccarci per andare verso una cultura diversa dal semplice copia e incolla, quale quello del cinema, di un libro o di un programma televisivo. Lo smartphone contiene tutto, ma nello stesso tempo non contiene la bellezza dal punto di vista emotivo dell’essere umano. Tra i programmi televisivi ci sono anche alcuni pensati da menti importanti che non indottrinano, ma stimolano la riflessione. C’è anche tanta immondizia, ma l’importante è saper scegliere qualcosa che ci spinge ad alimentare la riflessione e ad andare oltre. La scuola è parte importante di questo processo di formazione di autostima sana che e ci allontana da forme a volte anche distruttive». La trasmissione vuole raccontare le esigenze emotive ed affettive nonché le aspettative della generazione post pandemia, chiamata per l’occasione “Generazione Tsunami”; le restrizioni vissute, insieme all’isolamento, hanno infatti condizionato fortemente la socialità e la crescita dei nostri giovani, modificandone abitudini, stile di vita e prospettive.
Cosimo Lamanna