Woke Barbies chiude la rassegna “Donne in scena”

Giovedì 12 gennaio al teatro Purgatorio di Bari sarà proposto lo spettacolo “Woke Barbies” con Paola Gladys, Eleonora Magnifico e Annalory Fullone, organizzato dall’associazione Vitainmoto, secondo e ultimo spettacolo della rassegna “Donne in scena” realizzata grazie all’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia.

Questo lavoro, diretto da Paola Arcieri e Mirko Guglielmi e con le corografie del corpo di ballo dell’accademia Palcoscenico, racconta di donne al di fuori di quei clichè che Barbie, la sexy-eroina, figura iconica, così radicata nel patrimonio culturale collettivo, pare invece continuare a promuovere e ricordare. Sul palco si alternano e si mescolano donne che raccontano sé stesse in un abile gioco di intrecci che invitano lo spettatore ad andare oltre gli stereotipi e i pregiudizi.

“È uno spettacolo multidisciplinare – spiega Paola Arcieri – in cui si alternano momenti recitativi a momenti di musica dal vivo e di coreografie. Ancora, ci sono scene in cui si lascia spazio alla intercomunicazione tra le varie arti e tra le meravigliose e sfaccettate personalità delle artiste coinvolte nel progetto”.

Lo spettacolo avrà inizio alle 20 e sarà anticipato dall’omonima mostra di pittura, visitabile già dalle 18, a cura della stessa Arcieri, regista, artista, cantante e musicista che vive e opera a New York. Il tema della mostra è quello di rappresentare l’anima e il cuore della Donna, essere dalle innumerevoli doti, che da sempre deve dimostrare il proprio valore, la propria intelligenza e capacità. Costanti confronti con modelli di bellezza difficilmente raggiungibili, rendono vita facile alle insicurezze. Ecco che, nelle opere di Paola Gladys Arcieri, si accentua la satira di canoni stereotipati, con l’intento di rafforzare la solidarietà nella comunità femminile e annullare ogni tossica rivalità tra donne. Protagoniste di questi dipinti sono donne bianche e nere, donne libere di essere e di creare, donne padrone della propria sessualità, donne che lei chiama “Woke Barbies”.

“L’idea dello spettacolo nasce da una serie di opere d’arte da me realizzate. Sono 6 dipinti su legno a tecnica mista dedicati alle donne di tutto il mondo, con l’intento di unire e cancellare ogni confine geografico, culturale, religioso e di bellezza canonica”.

Questo progetto ben si inserisce all’interno della rassegna Donne in scena, realizzata per l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità” la cui finalità è stata la realizzazione di progetti culturali che consentano la comprensione della dimensione della disparità tra i generi e la decostruzione degli stereotipi.

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