Monopoli: Papio (Manisporche) “Lacatena scivola su una macchia di petrolio”
«La neo acquisita fantomatica delega – neppure contemplata dallo statuto regionale – vale come una medaglia politica personale per l’essersi proposto Lacatena come stampella del presidente Emiliano in un momento in cui questi cercava stabilità nei numeri consiliari di Via Gentile. Nessuno (salvo Lacatena stesso) ha mai fatto presente che la delega sia legata a presunte “abilità urbanistiche” esercitate nella città di Monopoli». A dichiararlo il consigliere comunale Angelo Papio, candidato sindaco per le amministrative 2023 per la lista Manisporche, a proposito della delega all’urbanistica ricevuta dal governatore Emiliano per presunte “Abilità urbanistiche” al consigliere monopolitano.
«A proposito di queste “abilità urbanistiche” va detto che, in alcuni casi, hanno prodotto procedure bloccate in Regione proprio per opacità della Amministrazione comunale sostenute dal delegato comunale all’urbanistica Lacatena. Da anni faccio presente ai concittadini e alla stessa Amministrazione Annese – riprende Papio – che le tanto decantate scelte urbanistiche a Monopoli sono state, di fatto, una brutalizzazione del territorio per una incapacità di governare e coordinare le istanze di edilizia privata e di promozione dei beni comuni e dell’interesse pubblico»
«E’ sempre meno chiaro per chi parli Lacatena nei suoi comunicati, in ogni caso crea un cortocircuito di non poco conto. Se lo fa in nome e per conto del movimento politico “Con”, che fa parte della maggioranza di Centrosinistra in Regione, dimentica che non solo quella maggioranza ha sempre fatto della tutela del mare dalle trivelle un proprio cavallo di battaglia, ma che lo stesso padre nobile Michele Emiliano ha in questi giorni ribadito, con forza, la posizione della Regione Puglia e espresso apprezzamento per l’iniziativa dell’Assessora Maraschio. Se lo fa in nome e per conto dell’Amministrazione monopolitana di Centrodestra, di cui continua a essere elemento di spicco, dimentica – conclude Papio – che la stessa Amministrazione, in continuità nel corso degli anni e assecondando il volere della comunità, si è espressa convintamente contro le trivelle, fino ad ospitare due manifestazioni di rilevanza nazionale e diventando protagonista del referendum del 2016. La confusione regna sovrana».