Lazzàro (Confagricoltura): “Fruit Logistica, gli imprenditori pugliesi a caccia di nuovi mercati”
“Il tessuto produttivo dell’ortofrutta pugliese ha assicurato la propria presenza nelle giornate di Fruit Logistica nonostante un calo dei partecipanti italiani. Questo dimostra la propensione per i rapporti con i mercati esteri dei nostri agricoltori e la capacità di stabilire con i player internazionali contatti e consolidarli nel tempo”. Così il presidente di Confagricoltura Puglia. Dati alla mano, per la Puglia l’export ha un grande valore in termini di impresa e lavoro. La produzione ortofrutticola italiana nel 2021 valeva 14 miliardi di euro, il 25% della produzione agricola nazionale: un valore che porta il nostro Paese a essere ottavo tra quelli produttori di ortofrutta nel ranking mondiale e sesto paese esportatore. In chiave regionale, il mercato più importante è quello tedesco con 318 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli importati nel 2021 (dato Unioncamere Puglia).
Sul fronte dei consumi, l’ortofrutta incide mediamente per il 20% sul carrello della spesa. Per acquistare ortaggi, le famiglie italiane hanno speso nel 2022 il 4,7% in più, mentre l’incremento è stato del 2,7% per gli acquisti di frutta. L’aspetto preoccupante è dato dalla contrazione della spesa in termini quantitativi rispetto al 2021.
“I buoni rapporti con tutte le regioni e i Paesi importatori di ortofrutta – evidenzia Luca Lazzàro, presente a Berlino per l’importante fiera internazionale dell’ortofrutta che chiuderà i battenti domani, 10 febbraio – ci hanno permesso nel tempo di rafforzare la nostra presenza sia a livello nazionale che internazionale. La Puglia ha l’esigenza pressante di trovare nuovi mercati, per potenziare la crescita del settore, favorire il mondo del lavoro e affrontare gli imprevisti. Gli impatti del conflitto russo ucraino e della situazione generale di incertezza geopolitica si ripercuotono sull’aumento dei costi di produzione aziendale andando a ridurre la marginalità delle imprese”.
Confagricoltura ha recentemente chiesto al Governo interventi per integrare le perdite o perlomeno aiutare le imprese a compensare gli extracosti di produzione. Anche nell’ambito delle decisioni in merito all’attivazione del Fondo per la sovranità alimentare e degli altri strumenti previsti dalla Legge di bilancio 2023, la richiesta confederale è stata quella di intervenire rapidamente con misure a favore della liquidità delle imprese, in modo che le aziende ortofrutticole possano tornare a essere competitive.