Mola di Bari: Perilli «La periferia della città è diventata la metafora del declino»
Alessandro Perilli, in una nota dice: “Il disastro che oggi viviamo a Mola di Bari è il frutto di anni di scelte scellerate, politiche fallimentari e mancanza di dialogo e trasparenza con i cittadini. La periferia della città è diventata la metafora del declino e della mancanza di futuro, con un depopolamento costante e giovani costretti a lasciare le loro radici alla ricerca di una vita migliore altrove.
Questo è il risultato di una vecchia politica che ha promesso fiumi di parole sui social network, ma che in realtà ha fallito nel dare risposte concrete e soddisfacenti ai bisogni della città. Ora, il futuro della nostra comunità dipende dall’adozione di nuove politiche che mettano al centro la vita dei cittadini e le loro esigenze, e non gli interessi personali o le logiche di partito.
È triste vedere come il nostro patrimonio storico e culturale stia sparendo a causa di scelte sbagliate che hanno portato all’ipotesi di un pericoloso impianto di installazione di biogas, che rappresenta un disastro per la salute pubblica e una minaccia per il futuro della città. Allo stesso modo, la mancanza di un’adeguata comunicazione sulla variante SS16 ci ha lasciato con una città congestionata e priva di attrattive per i giovani.
Eppure, non è ancora troppo tardi per cambiare rotta e creare un futuro migliore per la nostra città. Come coalizione che è stata sempre presente e attiva negli ultimi cinque anni, ci impegneremo a lavorare al fianco dei cittadini per creare una nuova politica che risponda ai loro bisogni e che abbia come obiettivo primario la loro salute e il loro benessere. Siamo una comunità forte e unita, e insieme possiamo trasformare Mola di Bari in un luogo di speranza e di opportunità per le generazioni future.
Non dobbiamo più accettare la vecchia politica che ci ha portato fin qui. Dobbiamo esigere trasparenza e dialogo e dobbiamo lavorare insieme per creare un futuro migliore per la nostra città. Questo è il momento di unirci e di lottare per la nostra comunità, perché Mola merita di essere vissuta con orgoglio e di essere guardata con speranza verso il futuro”.