Cosa fare in caso di bullismo e cyberbullismo

E’ importante non sentirsi soli
Una delle piaghe della odierna civiltà occidentale è sicuramente quella del bullismo e del cyberbullismo, del quale troppo spesso si parla soltanto quando per le vittime è troppo tardi.
Ma di cosa si tratta?
Per bullismo si intende l’aggressione o molestia reiterate, da parte di una singola persona o di un gruppo di persone, a danno di una o più vittime, anche al fine di provocare in esse sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione, attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni e violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni, anche aventi per oggetto la razza, la lingua, la religione, l’orientamento sessuale, l’opinione politica, l’aspetto fisico o le condizioni personali e sociali della vittima.
La normativa di riferimento a tal proposito è molto ricca:
Il MIUR è molto sensibili all’argomento, anche perché, molto spesso gli episodi di bullismo si verificano proprio a scuola. In quel caso è importante che lo studente non soltanto porti a conoscenza gli insegnanti della situazione, ma che riceva l’adeguato supporto e sostegno. Spesso ciò non accade, purtroppo, e i bulli tendono a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza, oppure minimizzando l’accaduto spesso facendo passare la vittima come soggetto eccessivamente fragile che tende a ingigantire le cose. Le azioni di bullismo avvengono durante l’orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa, evidenziando il bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso il contatto diretto con la vittima con reazioni evidenti da parte di quest’ultima visibili nell’atto dell’azione di bullismo (pianto o attacchi di panico).

Se l’episodio NON si verifica a scuola

Esistono esperti che offrono sostegno e intervengono in caso di esperienze negative dovute all’utilizzo improprio della Rete. Qui trovi una serie di procedure che possono esserti utili per difenderti.

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Richiedere di oscurare, rimuovere o bloccare contenuti online

 Per richiedere di oscurare, rimuovere o bloccare contenuti diffusi in rete, puoi inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media una specifica istanza compilando il modulo di segnalazione  al Gestore del sito. Se entro 24 ore  il Gestore del sito non avrà provveduto a fare quanto richiesto (o il Gestore non è identificabile), puoi  compilare il modulo di Segnalazione/reclamo al Garante per la protezione dei dati personali e inviarlo via email all’indirizzo cyberbullismo@gpdp.it. I contenuti verranno rimossi entro 48 ore.

Richiedere l’ammonimento da parte del Questore (in caso di cyberbullismo) 

Fino a quando non è proposta Querela o presentata Denuncia per alcuni tra i reati collegati ai fenomeni di cyberbullismo, secondo la Legge 71/2017 la persona offesa riferisce i fatti all’autorità di pubblica sicurezza, facendo contemporaneamente al Questore richiesta di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta (se si tratta di un minore ultraquattordicenne).

Cosimo Lamanna

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