Monopoli, la Villa Comunale (a cura del prof. Walter Laganà)
La villa comunale di Largo Fontanelle, ideata e realizzata, dopo aver acquisito il suolo al patrimonio del Comune dalla famiglia D’Erchia, tra il 1915 e il 1919 dalle varie Amministrazioni Municipali Monarchico-Liberali e più volte restaurata e curata dalle Civiche Amministrazioni Democristiane e recentemente rinnovata dalla Civica Amministrazione del Sindaco Rag. Angelo Annese, presenta all’ingresso una piccola palma augurale e vicino un monumento in marmo di un busto su una colonna dedicato secondo la tradizione “ al medico dei poveri “, nato a Monopoli il 17 febbraio 1868 e morto il 5 luglio 1922, con la seguente epigrafe: “A Giovanni Barnaba – Medico Chirurgo – per decreto e riconoscenza del Popolo MCMXXIII”, già illustre Presidente del Circolo Canottieri “ Pro- MONOPOLI “, vera palestra di cultura e di vita e soprattutto dello sport del remo di numerosissimi giovani atleti di entrambi i sessi sempre premiati a livello provinciale, regionale, nazionale, europeo e mondiale per il loro grande impegno agonistico e per il loro intrinseco valore personale, raggiungendo anche moltissime vette altissime. La villa presenta anche nelle aiuole di diverse dimensioni numerosi alberi secolari, piante e fiori pregiati e lungo i vari viali sedili in ferro e cestini portarifiuti. Al centro v’è un’artistica fontana, forse realizzata negli anni 1930 e formata da cinque rustici pilastri che insistono su un bacino e che sostengono un grandissimo piatto insieme a quattro piovre di pietra bianca di straordinaria bellezza scultorea
che fungono da cariatidi, oltre alla quinta piovra centrale che dal piatto si innalza verso il cielo, e che ricevono tutte e cinque acqua zampillante proveniente da una condotta del fiume Sele e apparsa per la prima volta a Monopoli proprio nella villa nel lontano 14 novembre 1926 e successivamente con la costruzione della fontana attraverso ugelli terminali della preposta rete idrica, che nel caso in esame presenta un circuito chiuso per mezzo di un particolare stratagemma, alimenta poi tutta la struttura e si riversa non solo dalle estremità della piovra centrale e dal grandissimo piatto, ma anche dalle estremità delle quattro suddette piovre cariatidi nel bacino sottostante, illuminato da luci soltanto la sera lungo tutta la sua circonferenza interna. Inoltre all’interno della struttura della fontana appaiono attaccati lungo la circonferenza del pilastro centrale sottostante gli stemmi della Città di Monopoli, della Provincia di Bari, del Regno d’Italia e del Fascio Littorio. Il bacino una volta ospitava anche dei pesci acquatici di varia grandezza e di diversi colori per la gioia dei più grandi e soprattutto dei più piccoli visitatori che si divertivano a lanciare dentro nello specchio d’acqua delle monetine.