A Bari, illustrato il progetto piedibus sugli itinerari casa-scuola

Bari, si è tenuto ieri mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, l’incontro tra gli assessori comunali alle Politiche educative e giovanili e alla Mobilità, Paola Romano e Giuseppe Galasso, e i dirigenti delle scuole primarie della città finalizzato a illustrare il progetto “piedibus” e le relative modalità di adesione, con l’obiettivo di realizzare un percorso di mobilità alternativa per i bambini che si recano da casa a scuola in tutti i Municipi.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto M.U.V.T. che, tra le altre, prevede attività a supporto della sperimentazione di politiche e pratiche di piedibus, bicibus e carpooling scolastico con il coinvolgimento a più livelli di tutti gli istituti scolastici di livello primario e secondario di primo grado del Comune di Bari, oltre a circa 10 istituti superiori.

Questa azione, in particolare, è frutto di un tavolo di co-progettazione svolto in questi mesi tra le ripartizioni comunali IVOP – Infrastrutture, viabilità e opere pubbliche, Polizia Municipale e Politiche educative, giovanili e le società cooperative “ConHome” e “Equal Time”, aggiudicatarie della procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione di partner di progetto per l’avvio di servizi sperimentali e innovativi di mobilità.

Il piedibus, come noto, permette di creare percorsi condivisi casa-scuola: dopo aver raccolto i dati sugli indirizzi dei bambini, saranno definiti i migliori itinerari pedonali con l’indicazione dei vari punti di raccolta. Lungo il tragitto individuato i piccoli saranno accompagnati da due rappresentanti delle cooperative e dai genitori che si alterneranno tra loro.

“Dopo la sperimentazione realizzata in alcune scuole cittadine – commenta Paola Romano

-vogliamo estendere il piedibus a tutte le scuole primarie della città. Riteniamo sia un’azione utile per insegnare ai bambini come affrontare la strada in sicurezza e quanto sia bello camminare, offrendo al contempo ai genitori l’opportunità di cooperare aiutandosi vicendevolmente nella conciliazione dei tempi di vita-lavoro e, cosa non meno importante, di lasciare le auto a casa migliorando così la qualità dell’ambiente urbano. Nei prossimi giorni, grazie ad un’importante analisi dei dati, saremo nelle scuole per disegnare i percorsi del piedibus con genitori e insegnanti e consegnare ai partecipanti il kit (pettorine, cappelli) del progetto”.

“Come amministrazione stiamo puntando su tutte le forme di mobilità sostenibile sia con interventi strutturali sia immateriali – prosegue Giuseppe Galasso -, non solo realizzando itinerari ciclabili e nuove pedonalizzazioni, che creano le giuste condizioni per la mobilità dolce, ma anche incentivando le esperienze di piedibus e bicibus che, coinvolgendo ed educando i più piccoli a nuove abitudini, ci lasciano ben sperare nella progressiva diffusione di forme di mobilità capaci di alleggerire il traffico e di determinare una serie di vantaggi indiscutibili, a partire dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico”.

L’idea è quella di realizzare un modello replicabile e scalabile di interventi innovativi e sperimentali di piedibus, bicibus e car pooling necessari e propedeutici a far evolvere la progettazione di servizi di mobilità sostenibile in un complesso e articolato sistema utile per tutti gli attori coinvolti (genitori, insegnanti, studenti di ogni ordine e grado e stakeholders), mettendo la persona al centro del sistema di mobilità scolastica.

Sostenere un processo di cambiamento culturale sulla mobilità sostenibile pedonale-scolastica che possa garantire maggiore rispetto dell’ambiente e incentivare corretti stili di vita significa aiutare i bambini e i ragazzi ad acquisire una maggiore consapevolezza dei pericoli stradali e degli atteggiamenti corretti da tenere oltre a rafforzarne l’autonomia, la predisposizione all’esercizio fisico e l’attitudine alla socializzazione.

Altre conseguenze dirette sono la riduzione della congestione del traffico, la riduzione dell’inquinamento atmosferico e dei consumi energetici.

Il modello si svilupperà partendo dalla standardizzazione del servizio inteso come puro servizio pubblico per giungere a un servizio che coinvolga quanto più possibile le stesse famiglie e i volontari nel cambiamento culturale necessario negli spostamenti quotidiani casa-scuola.

L’obiettivo ambizioso è di connettere infrastrutture e servizi di mobilità nel raggio di circa 200 metri da ogni istituto scolastico e rendere questo spazio / area individuata “sicura” e “amica della mobilità dolce” attraverso l’identificazione di soluzioni di integrazione modale, la risoluzione di problematiche e la promozione di una cultura di mobilità “intelligente” e “sostenibile”.

All’incontro di questa mattina sono intervenuti i dirigenti delle seguenti scuole: I.C. Perone-Levi, I.C. Umberto I-San Nicola, I.C. Michelangelo, I.C. Grimaldi-Lombardi, I.C. Giovanni Paolo II-De Marinis, I.C. Manzoni-Lucarelli, I.C. Garibaldi, XXVII Circolo didattico Bari Palese, I.C. Montello-Santomauro, Convitto nazionale Cirillo.

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