Processo per il 45enne di Casamassima che ha causato il tragico incidente costato la vita a Giuseppe Massarelli e Tommaso Verna
Dovrà rispondere dei pesanti reati di duplice omicidio stradale, con l’aggravante di averlo commesso con la violazione delle norme del Codice della Strada, con particolare riferimento alla velocità, più del doppio del limite consentito, e di lesioni stradali gravissime A. G., 45 anni, di Casamassima (Ba), il conducente dell’auto che ha provocato il terribile incidente in seguito al quale hanno perso la vita gli incolpevoli Giuseppe Massarelli e Tommaso Verna e una terza persona è rimasta gravemente ferita.
All’esito dell’udienza preliminare tenutasi nei giorni scorsi in Tribunale a Bari, accogliendo la richiesta formulata al termine delle indagini preliminari dal Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale, la dott.ssa Angela Maria Morea, il Gup, dott.ssa Antonella Cafagna, ha rinviato a giudizio l’imputato avanti lo stesso Tribunale barese in composizione monocratica, seconda sezione penale, giudice dott.ssa Valentina Tripaldi, anche se i familiari delle vittime, assistiti e già risarciti da Studio3A-Valore S.p.A, dovranno attendere ancora ben un anno e mezzo per ottenere giustizia: l’udienza è stata fissata per il 2 dicembre 2024.
Il tragico sinistro è accaduto il 31 marzo 2021 nel territorio comunale di Adelfia (Ba). A. G, l’unico a salvarsi su quella macchina, e al quale la Procura contesta l’esclusiva responsabilità dei fatti, si trovava alla guida di una Audi A4 Avant con a bordo Massarelli e Verna, suoi coetanei (avevano rispettivamente 44 e 43 anni, tutti classe 1977), concittadini di Casamassima e colleghi di lavoro. E, percorrendo la Provinciale 126 Adelfia-Sannicandro di Bari, all’altezza di Ponte San Giovanni, “in condizioni non regolamentari – vuoi perché circolava alla elevatissima velocità di 150 km/h, su strada gravata dal limite di 60 km/, vuoi perché eseguiva una manovra di sorpasso vietata da apposita segnaletica, su strada gravata da striscia continua di mezzeria – impattava contro una Fiat Punto condotta da G. C. il quale, percorrendo la medesima strada, stava espletando la manovra di svolta a sinistra e non era nelle condizioni di percepire in tempo l’intenzione del veicolo antagonista di sorpassarlo” per citare la richiesta di processo del Sostituto Procuratore avanzata anche sulla scorta del rapporto della polizia locale di Adelfia, che ha effettuato i rilievi, e della consulenza tecnica ingegneristica disposta ad hoc: il conducente della Punto, oggi 46 anni, di Sannicandro, da prassi era stato inizialmente indagato, ma l’inchiesta ha escluso ogni sua responsabilità e, anzi, figura anch’egli quale parte lesa avendo a sua volta ripotato lesioni gravissime tra cui l’amputazione di una gamba.
Ma la peggio, purtroppo, è toccata ai due trasportati nell’Audi che, a causa dell’impatto, si è letteralmente spezzata in due e la parte posteriore, con uno dei passeggeri, è anche volata giù dal cavalcavia finendo in una scarpata: sono deceduti entrambi sul colpo a causa dei pesantissimi politraumi riportati. E tutto ciò, conclude la dott.ssa Morea, “a causa della condotta di guida di A. G., da un canto imprudente e negligente (colpa generica), dall’altro canto contraria alle statuizioni del Codice della Strada (colpa specifica per violazione degli arti. 141, 142, 146 e 148)”.
I congiunti di Massarelli, che ha lasciato la moglie e quattro figli, tre dei quali minori, oltre alla sorella, e la compagna di Tommaso Verna, per essere assistiti, attraverso il responsabile della sede di Bari, Sabino De Benedictis, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e all’avv. del Foro di Bari Aldo Maria Fornari. Studio3A ha già ottenuto da tempo per i propri assistiti un congruo risarcimento dalla compagnia di assicurazione dell’Audi, ma adesso i familiari di Giuseppe Massarelli e Tommaso Verna si aspettano un po’ di giustizia anche sul fronte penale.