Corato, donato un test cardiorespiratorio da sforzo alla Cardiologia nell’Ospedale “Umberto I”
La solidarietà ritorna nell’Ospedale “Umberto I” di Corato. Si è tenuta stamane una breve cerimonia di consegna dell’apparecchiatura per eseguire il test cardiorespiratorio funzionale da sforzo donata alla Cardiologia, su iniziativa della famiglia Mastromauro e in occasione dei dieci anni del Progetto Media dell’Associazione Salute e Sicurezza.
Un legame e una collaborazione che si rinnovano nel tempo, giacchè l’apparecchiatura elettromedicale donata rappresenta l’ultima di una serie di iniziative promosse per favorire la diffusione della prevenzione cardiovascolare nelle scuole secondarie di primo grado del territorio, con il contributo professionale dell’Unità operativa complessa di Cardiologia di Corato e la collaborazione dei volontari dell’associazione.
A suggellare questo esempio virtuoso sono intervenuti il Direttore sanitario ASL Bari Luigi Rossi, Maria de Palma, dirigente medico della Direzione medica di presidio, il direttore della Cardiologia Claudio Paolillo, Saverio Quacquarelli, dirigente responsabile Direzione amministrativa Corato-Molfetta, il sindaco di Corato Corrado De Benedittis, il presidente dell’Associazione Salute e Sicurezza, Roberto Mazzilli, e Marina Mastromauro, in rappresentanza del Gruppo Granoro, protagonista anche di altre cospicue donazioni all’Ospedale negli anni scorsi e durante le prime fasi della pandemia.
«Un esempio virtuoso e duraturo – commenta il Direttore sanitario Luigi Rossi – di collaborazione tra l’azienda sanitaria pubblica, l’imprenditoria privata e il mondo del volontariato nel dare risposte concrete alla domanda di salute di un territorio vasto e complesso».
Il dott. Paolillo sottolinea l’importanza della nuova apparecchiatura: «Il test cardiopolmonare – spiega – è un test da sforzo classico con contemporanea misura dei gas espirati da cui si ottengono diversi parametri. Tali parametri permettono di valutare la capacità funzionale totale del paziente, la severità della compromissione funzionale e la sua progressione. Inoltre, è il test principale per la stratificazione prognostica e l’indicazione al trapianto di cuore, ed è utile nella valutazione dell’efficacia terapeutica farmacologica e come test di supporto per la diagnosi ed il follow-up per i pazienti con ipertensione arteriosa polmonare primitiva». Uno strumento prezioso, anche questo, da oggi a disposizione degli operatori e dei pazienti della Cardiologia, la cui attività complessiva sarà ulteriormente potenziata sia grazie all’Ambulatorio dello scompenso cardiaco, dove operano la dott.ssa Maria Ceglia e il dott. Emanuele di Virgilio, sia con riguardo all’Ambulatorio di Cardiopatia ischemica, di cui si occupano la dott.ssa Ilaria Nalin e il dott. Alessandro de Santis.