Locorotondo: Uno studente ha vinto la borsa di studio del premio “Alberto Cocchi”
Prosegue l’impegno di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, per avvicinare sempre più giovani alla meccanica agraria. In occasione di Agrilevante, in corso alla Fiera di Bari, sono state assegnate le tre borse di studio per un valore complessivo di 5.000 euro del premio “Alberto Cocchi”, iniziativa promossa dagli eredi del dirigente d’azienda e giornalista.
Il bando, giunto alla terza edizione, è dedicato agli studenti frequentanti le classi III-IV e V delle scuole professionali agrarie, degli istituti agrari e degli istituti tecnici industriali ad indirizzo meccanico, meccatronico e informatico. I ragazzi si sono impegnati a completare uno stage di 160 ore nel settore della meccanica o meccatronica agraria presso concessionari di officine di macchine agricole e da giardinaggio. A vincere il primo premio è stato Luca Pandolfi dell’Istituto “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia (Viterbo), secondo Francesco Ruggiero dell’Istituto “Basile Caramia Gigante” di Locorotondo (Bari) e terzo Mauro Fabbris dell’Istituto “Aldini Valeriani” di Bologna. Menzione speciale per Simone Nordera dell’Istituto “Stefani Bentegodi” di Buttapietra (Verona), distintosi per l’impegno e la passione.
“Nel settore della meccanica agraria sono disponibili oltre 4.000 posti di lavoro e l’auspicio è che i giovani si appassionino a questo comparto, dove l’innovazione, l’inglese e l’informatica assumono un ruolo sempre più predominante – dichiara il presidente Andrea Borio (Federacma) – Ci si appassiona a partire dell’esperienza: è quello che aveva ben compreso il nostro Alberto Cocchi, il cui insegnamento prosegue grazie all’impegno dei suoi eredi che ringrazio per il fondamentale sostegno economico. Il ringraziamento – prosegue – si estende ai nostri associati per l’attenzione rivolta alla valorizzazione delle nuove generazioni nei PCTO, i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, e ai professori che hanno seguito i ragazzi in queste esperienze professionalizzanti”.