Mola, “Ribellarsi è giusto, ribellarsi è ORA” il monito degli organizzatori della manifestazione cittadina contro la riapertura della discarica Martucci

In questi giorni ci siamo risvegliati con la consapevolezza di essere una comunità non più disposta a restare
in silenzio dinanzi ad una ingiustizia che è costretta a subire da troppo tempo.
Venerdì eravamo in tanti ed abbiamo fatto rumore, tanto rumore.
È stata la manifestazione dei cittadini capace di capovolgere il paradigma che vede la discarica Martucci come
un problema da discutere esclusivamente nelle chiuse stanze dei palazzi del potere, stanze in cui da decenni
non si è stati in grado di giungere all’unica conclusione dignitosa di questa storia: la discarica Martucci va
chiusa per sempre e le campagne di contrada Martucci messe in sicurezza!
Sono stati giorni intensi, in cui abbiamo portato il tema della discarica, del bisogno di combattere per il
proprio futuro, in quei luoghi dimenticati da coloro che pensano che l’argomento discarica sia
esclusivamente a loro appannaggio.
Ne abbiamo parlato con gli agricoltori, con i marinai, con le associazioni e soprattutto ne abbiamo parlato
nelle scuole, luogo in cui, più che in ogni altro, è importante spiegare quanto un futuro migliore sia possibile.
Lo abbiamo fatto spinti dall’unico desiderio di riportare al centro della discussione coloro che, più di tutti,
subiscono i danni della vicenda Martucci: i cittadini, con l’unico obiettivo di risvegliare quello spirito civico
che mai e poi mai deve lasciar spazio a sentimenti di rassegnazione.
I nostri concittadini venerdì 24 maggio hanno dato una forte dimostrazione di non voler più restare in silenzio,
di non esser rassegnati a vivere in una terra contaminata dal percolato e da una discarica che avvelena il loro
territorio ed il loro futuro.
Un interminabile corteo si è snodato lungo le vie del nostro paese, migliaia di persone hanno camminato
insieme con striscioni, bandiere e cartelli.
È stata una protesta civile, democratica ma allo stesso tempo ferma e decisa.
Abbiamo riempito la piazza, il cuore del nostro paese, dimostrando di essere una comunità che sa lottare per
il suo futuro e per il futuro dei suoi figli.
Abbiamo ribadito, tutti insieme, quello che chiediamo da tempo:
1. che l’autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) richiesta dalla Progetto Gestione Bacino Bari Cinque
per la riapertura della discarica di servizio e soccorso (lotto 2) non sia autorizzata, applicando il principio di
precauzione della legislazione ambientale ed impedendo la riapertura della discarica.
2. che venga chiesto, senza indugi, il rispetto del piano Regionale dei rifiuti che dispone la chiusura
definitiva del lotto 2 entro la fine del 2025, sollecitando AGER a rimodulare immediatamente il contratto con
la Progetto Gestione Bacino Bari 5, per stralciare definitivamente le vasche A e B oggetto di concessione.
3. che si perseguano legalmente tutte le possibilità concrete di revoca contrattuale della concessione
alla Progetto Gestione Bacino Bari 5 per pubblico interesse e/o inadempienza.
4. che il Sindaco della città metropolitana, di concerto con i Comuni e con il coinvolgimento della
Regione, individui un sito alternativo a Martucci, in cui, se proprio necessario, nelle more dello sviluppo di un
sistema alternativo e nel rispetto dei principi della economia circolare, dove i rifiuti diventino risorsa, si
costruisca una discarica che, a differenza della Martucci nata abusiva e legittimata abusivamente, ottemperi
a tutte le regole e norme di legge a protezione ambientale.
5. che si proceda, quanto prima, alla messa in sicurezza dei lotti 1 e 3, i quali continuano ad inquinare,
con gravi rischi per la salute dei cittadini.

6. Che si avvii quanto prima uno studio epidemiologico analitico per comprendere perché Mola è al
secondo posto in Puglia per percentuali di esenzioni per malattie oncologiche (codici 048), rispondendo
anche ai giusti timori della cittadinanza sulla salute per l’elevata incidenza delle patologie tumorali.
Vogliamo solo ribadire che, questa volta, i protagonisti sono stati i cittadini di quella folla immensa radunata
in piazza.
Aver dato finalmente loro parola, spazio e voce è stato per noi un imperativo categorico!
Lo abbiamo fatto con coraggio, lo stesso che chiediamo ora all’Amministrazione.
È arrivato il tempo di risposte chiare e puntuali, diverse dagli annunci propagandistici che non siamo più
disposti ad accettare, come la delibera sull’indagine epidemiologica annunciata dal sindaco Colonna proprio
a ridosso della data della manifestazione. Una delibera che sembra studiata appositamente per non giungere
ad alcun risultato concreto, tranne quello di continuare ad imbonire ed a distrarre la cittadinanza.
Venerdì l’intera piazza gremita ha passato al Sindaco il testimone: ora è lui che dovrà organizzare una
manifestazione e guidarci sotto la Regione.
Le migliaia di persone che lo hanno votato lo seguiranno se sarà convinto e convincente.
Dovrà guidarci sotto la Regione per chiedere l’applicazione del Principio di Precauzione, citato nell’art. 191
del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, che impone l’azione precauzionale e preventiva di
fronte a qualunque rischio per l’incolumità della gente e di un territorio!
E qualora il Governatore Emiliano non dovesse ascoltarlo, il Sindaco, per il bene dei suoi cittadini, dovrà
essere disposto a combattere in ogni sede ed in qualunque modo coloro che vorrebbero riaprire la discarica
Martucci.
Non esiste altra priorità più importante per un Sindaco che la salute dei cittadini di cui è responsabile.
La nostra piazza è stata testimone di una manifestazione che entrerà nella storia, sia per numero, sia per i
giovani coinvolti; ora tocca al Sindaco agire, tocca a lui portarci in Regione e scegliere le azioni da mettere in
campo, come Primo tra i cittadini, di fronte ad un eventuale diniego del Governatore Emiliano.
Chiudere Martucci, in ogni sua attività, dev’essere un imperativo morale ancor prima che politico.
Sì, venerdì noi abbiamo passato il testimone al Sindaco, abbiamo dimostrato di esser pronti a lottare per il
nostro futuro, ora tocca a lui, noi saremo al suo fianco!!

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