Gioia del Colle, Pompei e Pagani: don Alfonso racconta un’esperienza “Cuore a cuore con lo spirito”

Ancora una volta, il pellegrinaggio a Pompei e Pagani, tenutosi sabato 15 giugno e organizzato dalla Confraternita del SS. Rosario di Gioia del Colle, ha riscosso grande interesse. Oltre a far vivere ai partecipanti un momento di alta spiritualità, ha offerto loro l’occasione di conoscere luoghi dove la santità si tocca con mano. Quest’anno la soddisfazione è stata doppia per la congrega presieduta da Francesco Tuseo Ferrer, poiché ad accoglierli nel santuario di Pompei è stato il delegato pontificio, Mons. Tommaso Caputo.

“Il pellegrinaggio alla Madonna del SS. Rosario di Pompei e a S. Alfonso – racconta Don Alfonso Giorgio, presbitero originario di Gioia del Colle e attuale parroco di S. Antonio da Padova a Carbonara – è stata un’esperienza per la quale mi è stato chiesto di offrire il mio servizio come guida spirituale. Quando ho ricevuto la chiamata dai responsabili della Confraternita, ho sentito come se il Santo di cui porto il nome e la Madonna stessa mi stessero chiamando: ‘una chiamata all’ordine’! È stata l’opportunità di vivere un momento intimo e profondo con loro, poiché era da tempo che non visitavo quei luoghi meravigliosi”.

“Questa mia reazione personale – aggiunge Don Alfonso – e la possibilità di visitare luoghi spirituali dove il Beato Bartolo Longo, da grande peccatore e nemico della Chiesa, è diventato apostolo fedele di Cristo e di Maria, e dove S. Alfonso ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, penso abbiano coinvolto tutti i restanti 63 pellegrini. In fondo, il pellegrinaggio è una chiamata a intraprendere un cammino che spesso risveglia qualcosa di importante e nascosto nelle profondità dell’anima”

“Alla sera della nostra vita ci sarà chiesto se, con l’aiuto dei Santi e di Maria, avremo amato il Signore con tutto il cuore e con tutta l’anima. Beh, devo dire che ho vissuto questa esperienza come un’occasione di integrarmi tra i miei concittadini, cuore a cuore con loro, con Gesù e Maria. La visita ai luoghi di S. Alfonso, grande vescovo e teologo morale oltre che compositore (cfr. ‘Tu scendi dalle Stelle’), pittore e letterato, mi ha permesso di rinnovare ancora una volta il mio sì a Cristo e alla Chiesa, con il proposito di santificarmi nel mio ministero così come ha fatto S. Alfonso. La storia di vita di Bartolo Longo, ex satanista e anticlericale, penso che abbia colpito tutti i presenti, mettendo nel cuore – ne sono certo – in tutti i pellegrini il desiderio di essere santi, perché il Signore, che non fa preferenze di persone, ci chiama tutti alla santità!”

 

“Il pellegrinaggio, organizzato magistralmente dalla Confraternita – precisa Carla Ferrara, vedova Girardi –, è stato un’occasione per ricordare il mio caro marito Mario Girardi e per farmi sentire in piena comunione con i partecipanti. Il giorno del pellegrinaggio ricorreva l’anniversario della nascita al cielo di Mario, avvenuta il 15 giugno nove anni fa, e i cinque mesi dalla dipartita della moglie di mio fratello Andrea, con cui ho condiviso il viaggio. Insieme, abbiamo voluto affidarci alla Madre che tutto può, per sostenerci nel mistero amaro della sofferenza. Tutti i partecipanti, come un’orchestra, ognuno con il suo spartito, hanno consegnato le loro preghiere alla Cara Madre, che le ha poi presentate al Grande Direttore, il Figlio. Il Cielo benedica questa confraternita per il tanto lavoro che fa per alimentare il cammino di Fede e Speranza e la devozione alla Vergine del Santo Rosario, facendo crescere buoni frutti. Grazie e buon lavoro”.

“Il pellegrinaggio a Pompei di quest’anno – sottolinea Francesco Tuseo Ferrer, presidente della Confraternita – è stato senza dubbio molto intenso e ricco di spiritualità, guidato dal sacerdote gioiese Don Alfonso Giorgio, anch’egli positivamente sorpreso e compiaciuto per la visita pomeridiana alla chiesa parrocchiale di Sant’Alfonso Maria de Liguori a Pagani. Questo pellegrinaggio ha sicuramente ridato linfa ed entusiasmo alla nostra Congrega, rendendola più fortificata e consapevole che il popolo dei fedeli ci è sempre vicino e apprezza le nostre iniziative. Come presidente, sento di ringraziare innanzitutto i confratelli e le consorelle che hanno collaborato più da vicino all’organizzazione e alla riuscita di questo nostro pellegrinaggio annuale a Pompei, e poi tutti i partecipanti, nonché l’intera comunità gioiese che ci sostiene e vuole continuare a incentivare il nostro operato, anche in vista della prossima grande festa di ottobre in onore della nostra Titolare. Un grazie particolare va al caro amico Mario Di Giuseppe per il suo prezioso reportage fotografico”.

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