Monopoli, il flop della delibera sulle concessioni balneari

Con un comunicato congiunto i consiglieri: Maria Angela Mastronardi, Silvia Contento, Angelo Papio e Pietro Brescia, commentano aspramente la delibera sulle concessioni balneari definendola un flop. di seguito il comunicato.

“A 3 giorni dalla discussione in Consiglio comunale della “Mozione Balneari”, la Giunta Annese si è riunita per non decidere assolutamente nulla sulle concessioni e creare quella disparità tra balneari da noi denunciata in Consiglio.

 

L’urgenza di portare un Consiglio comunale la mozione si è, nei fatti, tradotta in una “non scelta”, nel procrastinare ancora una decisione, facendo scadere i termini per l’appello.

 

La Giunta, da un lato ha “deliberato” “Di valutare la non proposizione dell’appello” alle sentenze del TAR (in contrasto con le valutazioni dei dirigenti), dall’altro di condividere la posizione assunta dall’avvocatura comunale e dall’ufficio tecnico “sull’opportunità di fare appello alle istanze suppletive”.

Figli e figliastri insomma. Ma se l’iniziale volontà politica era quella di estendere gli stessi benefici della sentenza del TAR a chi non aveva neanche presentato ricorso, secondo quale logica accanirsi ora solo sulle istanze suppletive?

 

La Giunta ha anche confermato quanto da noi sostenuto in merito alla “impossibilità di estendere erga omnes quanto sancito dalle sentenze del TAR”, una richiesta, quella contenuta nella mozione, palesemente e oggettivamente illegittima.

 

Infine, ha deliberato “Di definire i criteri a cui l’Ufficio dovrà conformarsi per le procedure di gara.”

Di fatto scopiazza nove indicazioni generiche tratte dalla normativa nazionale e tace su durata delle concessioni e sul destino dei beni non amovibili, che sono le uniche risposte attese dai concessionari. Un atto privo di sostanza perché nulla può qualora il Consiglio di Stato chieda di dare seguito alla sua Sentenza n.17/2021, tornando a ridurre drasticamente i termini di scadenza delle concessioni.

 

Una delibera, densa di inutili richiami alla storia delle concessioni balneari, che nelle determinazioni fallisce l’obiettivo delle civiche di centrodestra, più volte dichiarato in Consiglio, di “amore” verso la categoria e il territorio.

D’altronde, la stessa procedura delle istanze di rinnovo per le concessioni demaniali, il cosiddetto “Rende noto” non ha avuto alcuna valenza di gara pubblica. Ciascun concorrente ha presentato domanda solo per l’area della quale era già concessionario e, quindi, in nessuna area si è verificata una reale concorrenza ma solo la pubblicazione di istanze di rinnovo, indipendenti e separate, in barba a quanto previsto dalla direttiva europea in materia.

Volersi mostrare solidali, ai limiti della legalità, nei confronti di una parte dei balneari – per certi versi vittime di un farwest normativo, del quale primo complice è il governo nazionale con le sue inerzie e le sue furbizie – e ostentare vie brevi e capacità giuridiche per governare l’assegnazione delle concessioni demaniali ai balneari, ci sembra introduca da parte del Sindaco e della Giunta, un ulteriore contributo alla confusione generale”.

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