La Banca di Credito Cooperativo di Ostuni ha partecipato all’evento organizzato dall’UNITRE: una storia di comunità, cultura e cooperazione che guarda al futuro
All’auditorium del Liceo Scientifico di Ostuni si è svolto l’incontro pubblico promosso da UNITRE sul tema «Banca locale, sviluppo economico, culturale e sociale del territorio». Il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni Francesco Zaccaria ha ripercorso la storia della Banca, evidenziandone il valore mutualistico, l’impegno culturale e il ruolo centrale nel sostenere le comunità locali. Protagonisti anche i giovani soci, con nuovi percorsi di formazione e cittadinanza attiva.
Venerdì 4 aprile 2025, l’Auditorium del Liceo Scientifico di Ostuni ha ospitato l’incontro pubblico “Banca locale, sviluppo economico, culturale e sociale del territorio”, promosso dall’UNITRE – Università delle Tre Età. Dopo l’introduzione della presidente Milena D’Amore, che ha sottolineato il lungo legame della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni con la crescita del tessuto cittadino – culturale ed economico – ha preso la parola il presidente della banca, Francesco Zaccaria, per un intervento ricco di contenuti, memoria storica e prospettive future.
Zaccaria ha raccontato l’identità e l’evoluzione dell’istituto, fondato nel 1957 da 81 soci con un capitale iniziale di 905.000 lire. Oggi, la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni conta circa 1100 soci, 27 dipendenti e oltre 12.000 clienti, con filiali attive a Ostuni, Carovigno, Brindisi e Montalbano di Fasano. La trasformazione da Cassa Rurale ad attuale istituto di credito cooperativo – entrata nel gruppo ICCREA nel 2019 – ha mantenuto intatta la vocazione mutualistica e il radicamento nel territorio.
Dopo una panoramica storica sull’origine delle banche – da quelle templari e religiose dell’antichità fino alla nascita delle banche centrali nel XVII secolo – Zaccaria ha approfondito il ruolo delle banche di credito cooperativo, nate in Germania da un’ispirazione cattolica per contrastare l’usura e dare dignità economica alle classi meno abbienti.
Nel contesto odierno, ha sottolineato che le BCC si distinguono dalle grandi banche S.p.A. per la loro missione sociale e mutualistica: ogni euro depositato viene in larga parte reinvestito nel territorio, contribuendo concretamente alla crescita economica, alla creazione di occupazione e al sostegno di famiglie e imprese locali. Non solo economia: la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni rappresenta anche un presidio culturale e sociale.
Ha posto enfasi sul valore del modello cooperativo, in cui i soci non sono semplici clienti, ma partecipano attivamente alla vita e alla governance della banca.
Numerosi i progetti culturali e sociali citati, tra cui:
- Il Premio Arte (dal 1973);
- Il Calendario Artistico-Storico, pubblicato annualmente dal 1982 e oggi giunto all’edizione 2025 dedicata al lavoro artigiano, in memoria delle radici rurali e artigianali dell’istituto;
- Il progetto “BCC Arte e Cultura”, promosso dal gruppo bancario Iccrea per valorizzare il patrimonio artistico custodito nelle sedi delle banche cooperative. Due opere di proprietà della BCC di Ostuni – Il Lavoro di Pietro Palmisano e L’Adorazione dei Re Magi di Francesco Bagnulo – sono state selezionate per una mostra presso l’Accademia di Brera.
La banca è anche molto attiva sul fronte della formazione giovanile e dell’educazione finanziaria, con il progetto Finanza Epica, che prevede cicli di lezioni nelle scuole superiori del territorio per promuovere la cultura del risparmio e della previdenza. Proprio nel Liceo Scientifico di Ostuni, a novembre, si è tenuto un incontro che ha coinvolto decine di studenti.
Altrettanto significativo è il progetto Policoro, in collaborazione con la Diocesi di Brindisi-Ostuni, che consente a giovani imprenditori senza requisiti bancari di accedere al credito grazie a un fondo di garanzia e a tassi agevolati, promuovendo così l’autoimprenditorialità e l’inclusione sociale.
Il presidente ha anche ricordato la partecipazione al Festival della Cooperazione Internazionale, promosso con l’AIFO, giunto all’ottava edizione e dedicato all’inclusione dei diversamente abili, sottolineando il valore della cooperazione locale e globale.
Zaccaria ha poi passato il testimone a Francesco Elmo, Presidente del Gruppo Giovani Soci della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, protagonista di un nuovo percorso volto a stimolare partecipazione, sostenibilità ed educazione finanziaria.
Tra le attività promosse, Elmo ha illustrato il progetto “BancaBosco”, con la piantumazione di ulivi resistenti alla Xylella e momenti di sensibilizzazione ambientale, e ha raccontato la sua esperienza alla Scuola dei Giovani Soci 2025, dove è nato anche il progetto BCC Bridge, un ponte tra giovani e federazioni regionali per dare voce e concretezza alle idee delle nuove generazioni.
Elmo ha annunciato inoltre la volontà di promuovere nuovi eventi e seminari universitari sui temi della cooperazione e della finanza etica, ribadendo che solo con l’impegno diretto e consapevole dei giovani sarà possibile dare continuità ai valori e alla missione delle BCC.
Sono interventi anche Pasquale Murgolo e Giuseppe Santoro, che hanno ribadito il ruolo insostituibile della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni come presidio culturale, economico e sociale nel territorio. Una banca che non solo offre credito, ma costruisce comunità. Una banca che, pur rimanendo profondamente radicata nel passato, guarda con fiducia e responsabilità al futuro.