Con i 5 Stelle nasce il microcredito di Stato
Con l’ultima restituzione, i deputati L’Abbate e Scagliusi (M5S) portano a oltre 190mila euro il proprio contributo al fondo per il sostegno alle piccole imprese italiane. Si tratta di una promessa che continua ad esser mantenuta. I parlamentari 5 Stelle proseguono nel dimezzarsi lo stipendio, rendicontare le spese e restituire le somme in eccesso. E con il Restitution Day di mercoledì 4 marzo, i due deputati di Polignano portano a 191.670,43 euro il loro contributo al fondo per il Microcredito di Stato. Dopo una battaglia durata quasi due anni, infatti, il M5S è riuscito ad ottenere i due decreti attuativi che permettono di attivare il capitolo di bilancio, l’individuazione dei destinatari e le modulistiche per l’accesso al fondo. “Siamo ormai a 10 milioni di euro e li ridiamo indietro direttamente a quegli italiani che hanno voglia di scommettere su una nuova attività in grado di creare lavoro e ricchezza – dichiarano Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S), i quali con l’ultima rendicontazione da luglio a novembre 2014 portano il proprio contributo rispettivamente a 97.786,06 e 93.884,37 euro – Mentre loro cancellano i diritti con il Jobs act, noi puntiamo a restituirli con il Reddito di cittadinanza. Mentre loro rubano legalità con le grandi opere, noi lottiamo con proposte concrete contro la corruzione e il malaffare. Loro continuano a tenersi una busta paga a quattro zeri, noi ci dimezziamo lo stipendio e restituiamo le somme in eccesso”. Per il prestito, che ha un tetto di 25mila euro (con un’integrazione ulteriore possibile di 10mila, per un totale di 35mila euro), non servono garanzie reali, basta un business plan e un’idea sostenibile di impresa. Il credito viene erogato a tassi molto bassi su un termine fino a 7-10 anni. Lo strumento potrà finanziare all’inizio circa 2mila imprese grazie a una dotazione di quasi 50milioni di euro (40milioni più un effetto leva che genera l’apporto di 8 milioni aggiuntivi da parte degli intermediari creditizi). E sarà un fondo di rotazione, sempre alimentato dalle rate restituite e dai nuovi stanziamenti che arriveranno dagli stipendi del M5S e dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il cittadino può prenotare il finanziamento direttamente sul sito del Mise che, in caso di buon esito, rilascia un certificato con cui il richiedente va in banca per ritirare la somma. “La cosa più importante è che la garanzia del fondo viene erogata senza la tagliola della valutazione economico-finanziaria del beneficiario da parte del gestore – spiegano Scagliusi e L’Abbate – Noi pretenderemo sempre trasparenza, però non potremo mai influire nel merito (sarebbe reato). Dunque, non gestione ma controllo”. Chi può beneficiare degli stipendi restituiti dai parlamentari M5S? L’agevolazione spetta a persone fisiche con partita Iva da meno di cinque anni, Srl semplificate, associazioni, cooperative (fino a dieci dipendenti) e microimprese (fino a cinque addetti). I soldi del microcredito possono essere usati per acquistare beni o servizi legati all’attività, per pagare i dipendenti o per la formazione indirizzata all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone fisiche. “Grazie alla pressione del M5S nasce finalmente il microcredito di Stato (finora esistente solo a livello regionale) e viene data concretezza al lontanissimo Testo unico bancario. Il Paese degli onesti prende per mano quello che vuole rilanciare il Paese. L’Italia – concludono L’Abbate e Scagliusi che a breve saranno in piazza per spiegare a tutti i polignanesi come funziona – rialza la testa e guarda al futuro”. Ulteriori info su www.microcredito5stelle.it o dal consulente di zona Francesco Sette (080.5562044).