Monopoli: Rassegna “Space is the Place” presso il Conservatorio “N. Rota”
Domani sera 5 giugno ci saràil secondo appuntamento della Rassegna “Space is the Place” terza edizione, che continua l’11 e il 19 giugno. Gli studenti di jazz del “Rota” renderanno pubbliche le loro creazioni delle quali cureranno anche l’esecuzione. Il secondo appuntamento con ingresso libero previsto per domani ha il titolo “Composers Night” e avrà inizio alle ore 20,30. La creazione, metodologia del mettere insieme elementi simili, opposti e complementari, accostamenti di contrasti; ogni immagine viene orchestrata seguendo linguaggi o prassi condivise, l’arte della composizione dà forma alla visione.
Composizioni di:
Antonio Vantaggiato
Doriana Perricci
Eleonora Zeverino
Mina Carlucci
Primo Maggio
Simone De Venuto
Space is the place è tra ii vincitori del bando della Consulta degli Studenti del Conservatorio “Nino Rota” per il finanziamento di progetti che partono dall ‘iniziativa autonoma degli studenti. L’iniziativa nasce dall’esigenza degli studenti di rappresentare in varie forme la propria visione musicale relativa ai due aspetti contrastanti ma complementari della creazione artistica legata al Jazz: la composizione e l’improvvisazione, meglio definita come “composizione istantanea“. Questi due aspetti, largamente esperiti durante i corsi di questo conservatorio, hanno prodotto stimolo e fermento per gli studenti che sentono l’esigenza di rendere pubbliche le proprie creazioni. In questa terza edizione il festival viene aperto anche agli studenti degli altri corsi con un seminario sulla composizione elettronica ed elettroacustica con il compositore, producer e DJ Gabriele Panico “Larssen” che terrà un laboratorio finalizzato alla realizzazione di lavori collettivi ed individuali inerenti a i vari ambiti della musica elettronica ed elettroacustica che saranno presentati in una delle serate di Space is the Place 2015. L’obiettivo è quello di dare una preziosa opportunità per i giovani compositori del corso di Jazz di mostrare i propri lavori ad un pubblico variegato e mettersi alla prova nella performance creando sempre di più i presupposti per la diffusione nel tessuto sociale di momenti di ascolto di nuovi linguaggi musicali e sperimentazione come modo alternativo di lettura della realtà.
Marcella Dibello