A Castellana Grotte il premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi
Nel 2003 ha vinto il premio Nobel per la Pace, dal 2009 è costretta a vivere in esilio e lontano dalla sua Teheran, ma anche da Londra continua a combattere per i diritti e l’emancipazione delle donne e, più in generale, per la libertà. Stiamo parlando di Shirin Ebadi che con grande onore il “Libro possibile” ospiterà venerdì 19 giugno, alle ore 19, nel suggestivo palcoscenico naturale delle grotte di Castellana. E’ lei il terzo, ultimo e autorevole ospite della rassegna “Il libro possibile, Episodi” con un incontro dal titolo: “Il ruolo delle donne nella costruzione della pace”. Per la prima volta Shirin Ebadi sarà nel Sud d’Italia.
Shirin Ebadi, magistrato, da diversi anni si occupa della difesa dei diritti umani in Medio Oriente attraverso anche la fondazione “Defence of human rights centre”. “Sia in Oriente che in Occidente la donna è libera quando è autonoma economicamente e può decidere per se stessa”, sostiene la scrittrice iraniana. “La partecipazione del premio Nobel Ebadi – dichiara Rosella Santoro, direttrice artistica del festival de “Il libro possibile”, conferisce alla rassegna “Episodi” un respiro internazionale. L’intervento della scrittrice iraniana si inquadra in un percorso che vede la cultura pugliese attenta agli scenari globali e, in particolare, ai diritti umani e delle donne”.
Nell’anno 2000 il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha emanato la risoluzione 1325, approvata all’unanimità, il cui tema è donne, pace e sicurezza (adottata il 31 ottobre 2001). Nelle intenzioni essa rappresenta una promessa importante alle donne di tutto il mondo: riafferma l’importanza del loro ruolo nella prevenzione e risoluzione dei conflitti e nei processi di costruzione della pace; sostiene l’importanza della loro piena partecipazione e uguale coinvolgimento negli sforzi di costruzione di un modello di sicurezza inclusivo. La risoluzione 1325 è espressione dell’impegno degli Stati a considerare l’impatto che la guerra ha sulle donne che vivono nelle zone di conflitto e post conflitto, riconoscendo loro un fondamentale ruolo nella mediazione a livello politico e militare, per la costruzione della pace nonché nella prevenzione e nel contrasto della violenza, in particolare quella in ragione dell’identità di genere. La pace, il modo in cui si costruisce e si rafforza, è un affare che riguarda tutti, pertanto, anche le donne. Le donne, invece, sono sistematicamente messe da parte nella creazione e sviluppo dei sistemi di sicurezza; continuano ad essere percepite come vittime, più che come attori del sistema pur essendo, nei fatti, sempre più spesso protagoniste ed attiviste. E’ da questo tema che partirà l’incontro-dibattito con Shirin Ebadi, ma sarà anche l’occasione per riflettere su quanto sta accadendo in Medio Oriente, in Africa e sul pericolo attuale chiamato Isis.
L’appuntamento, organizzato da Il libro possibile in partnership con le Grotte di Castellana, si terrà il 19 giugno alle ore 19, nella suggestiva cornice della grave delle Grotte di Castellana. Introdurrà l’incontro Rosella Santoro, direttrice artistica della rassegna e del festival de “Il libro possibile”, mentre a dialogare con il premio Nobel ci sarà l’editorialista del Corriere della Sera e docente universitaria, Farian Sabahi.
Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti. Le prenotazioni possono essere effettuate tramite la compilazione del form online sul sito ufficiale delle Grotte di Castellana (www.grottedicastellana.it) oppure chiamando il numero 080.4998212 tutti i giorni dalle e 9 alle 13.