Si rinnova l’attesa per l’approdo di Maria SS. della Madia
Programma
Martedì 15 Dicembre
– ore 19.00 apertura della Porta Santa della Misericordia dell’Anno Giubilare in Basilica Cattedrale
Concelebrazione dei sacerdoti della città, presieduta dal vescovo S.E. Mons. Domenico Padovano
Mercoledì 16 Dicembre
– Ore 5.00 Veglia di preghiera per accogliere la Venerata Immagine di Maria Santissima della Madia nel tradizionale approdo di Cala Batteria al porto di Monopoli
– Ore 6.00 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Domenico Padovano nella Basilica Cattedrale
– Ore 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 19.00 Sante Messe.
Sabato 19 Dicembre
– Ore 20.30 Concerto Gospel: JC New Orleans Gospel Singers (USA) nella Basilica Cattedrale (offerto dall’azienda agricola Lapietra)
Per tutte le persone che vivono fuori di Monopoli o sono ammalate a casa e non possono presenziare all’evento è possibile vedere la rievocazione storica del tradizionale approdo della zattera della Madonna della Madia in diretta streaming su www.vivalitaliachannel.it
MADONNA DELLA MADIA DI MONOPOLI
Correva l’anno 1117 quando nella notte tra il 15 e 16 dicembre al sagrestano Mercurio andava in sogno la Santa Vergine Maria, che gli diceva di essere giunta nel porto di Monopoli e in attesa che la si andasse a prendere; Così il buon Mercurio si recò in piena notte dal vescovo Romualdo, che viveva in città, per informarlo del suo sogno, ma il vescovo lo mandò a casa a riposare. Di nuovo la Madonna tornò in sogno a Mercurio, che a sua volta tornò dal vescovo per raccontare dell’accaduto e tutto questo per ben 3 volte. Alla terza volta il vescovo Romualdo decise di assecondare la richiesta di Mercurio e di andare a verificare che in realtà al porto non c’era nessuno ad attendere. Con immenso stupore il vescovo trovò nel porto vecchio una zattera di legno con sopra un’icona che recava l’immagine della Madonna. Subito con l’aiuto di Mercurio si fecero suonare a festa le campane di tutte le chiese della città e la gente incuriosita raggiunse il porto ad accogliere l’icona della Madonna venuta dal mare alle 5.00 di mattina. Il vescovo abbracciò personalmente l’icona e poi in processione con tutta la gente accorsa si fece il giro della città con l’icona in mano e si giunse in chiesa. La zattera di legno che condusse miracolosamente il quadro della Madonna a Monopoli ricordava tanto nella forma la “madia” attrezzo su cui anticamente le donne impastavano il pane, così si diede il nome a quella magica icona della “Madonna della Madia” e da allora a Monopoli molte donne vennero chiamate proprio Madia. Inoltre a quel tempo a Monopoli era in costruzione la Cattedrale romanica, non quella che abbiamo oggi del 1742, ma quella le cui tracce sono visibili nel Museo della Cattedrale e in sagrestia. La chiesa era quasi ultimata, ma mancavano le travi di legno grandi abbastanza e robuste per coprire tutta la chiesa, come era usanza all’epoca, e in loco non ce n’erano, solo un miracolo poteva permettere il completamento della chiesa. I fedeli erano stati invitati a pregare affinché si potesse completare la chiesa. La zattera era composta di robuste e grandi travi, proprio come servivano per completare la chiesa in costruzione e così si vide in questo approdo della Madonna un doppio miracolo: quello della Madonna arrivata quasi per caso sulla nostra costa per proteggere la città e i suoi abitanti e quello per cui con le travi della zattera si poteva completare l’opera di edificazione della Basilica Cattedrale. Ancora oggi è possibile ammirare queste travi di pino d’aleppo, profumate e ancora integre, nonostante il passare dei secoli, conservate in una teca sopra l’altare nella prima cappella a destra dell’ingresso alla Basilica Cattedrale. La sacra icona della Madonna, su cui tanto si discute della sua originalità e provenienza, a noi fedeli piace credere che sia arrivata dall’Oriente. I fatti attestano che è plausibile che la nostra Madonna della Madia arrivi proprio da lì. In quel periodo era in atto in quei luoghi la lotta iconoclasta. “L’ iconoclastia è la dottrina e l’azione di coloro che nell’Impero bizantino, nel sec. VIII e IX, avversarono il culto religioso e l’uso delle immagini sacre. La lotta contro le immagini cominciò con le disposizioni prese nel 726 dall’imperatore Leone III Isaurico, mosso sia da considerazioni di ordine pratico immediato (togliere un argomento all’incalzante propaganda musulmana che accusava di idolatria i cristiani) sia dalla preoccupazione della crescente influenza sulle masse popolari dei monasteri e dei monaci, presso i quali si trovavano immagini particolarmente e fanaticamente venerate.” (Dall’enciclopedia Treccani) Così in quel periodo molti monaci bizantini misero in salvo le immagini e le statue del culto cristiano per mezzo di zattere costruite alla meglio e mandate in mare. Ecco spiegato il perché sulle nostre coste arrivarono tante statue e immagini di santi. Anche molti monaci scappano dall’Oriente per le persecuzioni che furono costretti a subire e si rifugiarono sulle nostre coste, dando vita al sistema monastico che si diffonde in quel periodo in ambienti rupestri. La storia dimostra che l’icona della Madonna della Madia sia originaria dell’Oriente e anche i suoi tratti stilistici e che la leggenda della Madonna della Madia, che si tramanda oralmente da secoli, ha una base di verità storica. Tornando alla sacra immagine della Madonna della Madia, si può aggiungere che si tratta di un’odegitria, cioè una Madonna che indica la via da seguire per raggiungere la salvezza, indicando con la mano destra Gesù, che siede in abiti regali sul suo braccio sinistro. Gesù è rappresentato come un adulto in miniatura, stempiato, con abiti dorati e impreziositi con tanti soli decorati, proprio per rappresentare la sua grandezza divina. Egli reca in mano il rotolo della vita con una mano e con l’altra benedice alla greca. La Madonna invece ha un ruolo di centralità nel dipinto e lo si evince dai suoi occhi posti al centro del quadro, che fa sentire ogni osservatore osservato da ogni punto la si guardi. La Madonna reca le tre stelle dorate sulle spalle e sulla testa, ad indicare la sua verginità prima, durante e dopo il parto, e i suoi vestiti sono scuri per il destino di dolore e sofferenza che dovrà subire, per la perdita prematura di suo figlio. L’icona della Madonna probabilmente inizialmente trovò un primo rifugio nella chiesa rupestre oggi conosciuta come Madonna del Soccorso, da qui questo nome, mentre prima ne aveva un altro. Dobbiamo ricordare infatti che la Cattedrale a quella data non era ancora completata. Quando la chiesa fu ultimata l’icona fu collocata sull’altare maggiore in basso (anche la cattedrale romanica aveva un altare superiore), ma il giorno dopo fu ritrovata in alto. Fu ripresa l’icona dall’alto e risistemata in basso e ci si accertò che la chiesa fosse chiusa e nessuno fosse dentro per spostare l’icona, ma il giorno seguente fu ritrovata al piano superiore, così si dedusse che fosse la stessa Madonna a scegliere il posto della sacra immagine, per poter osservare tutti i fedeli e proteggerli col suo sguardo. Da allora l’icona originale della Madonna della Madia si trova lì. Tanti sono i miracoli attestati della Madonna della Madia di Monopoli e tanti i fedeli che le rendono omaggi per i miracoli ottenuti. La Basilica Cattedrale della Madonna della Madia di Monopoli infatti è anche Santuario Mariano. Da quel lontano 16 dicembre 1117 ogni anno si ripete la tradizionale rievocazione storica dell’approdo della Madonna della Madia, la mattina presto, alle 5.00, quando la gente infreddolita e numerosa attende al porto nuovo (per dare la possibilità ai tanti intervenuti) di vedere la zattera che reca la sacra immagine della Madonna della Madia, che giunge al porto, come tanti anni fa. Una rievocazione simile avviene anche la sera del 14 agosto di ogni anno per i tanti emigranti che ritornano in estate a Monopoli. Per ricordare l’episodio che il vescovo Romualdo non credeva al sogno del sagrestano Mercurio e per 3 volte lo mandò a casa, la zattera oggi si avvicina e indietreggia per 3 volte alla riva del porto, per poi giungere definitivamente tra le braccia del vescovo. Illuminazioni e fuori pirotecnici annunciano che a Monopoli è grande festa all’alba del 16 dicembre e la Madonna della Madia ritorna a proteggere i suoi abitanti.
Marcella Dibello