Migranti a Monopoli … Comunicato del PD
Non si tratta di essere a favore o contro i migranti. Il sindaco Romani lo sa.
Le sue ultime dichiarazioni sono un esempio di incoerenza imbarazzante. Forse se ne accorgerà e glielo rimarcherà il nostro Vescovo. Romani definisce Monopoli come luogo di accoglienza e di solidarietà, distintasi sempre nella sua storia per queste caratteristiche proprie ed identitarie. In realtà, i cittadini di Monopoli lo hanno manifestato in esemplari azioni: in occasione del salvataggio dei naufraghi dell’Heleanna nel 1972 e dell’ accoglienza degli albanesi al porto nel 1991.
Nello stesso tempo il sindaco avverte come grande pericolo il rischio che a Monopoli arrivino 174 migranti.
Eppure, solo recentemente il Comune si è fregiato del titolo di Civitas Mariae, in occasione dei 900 anni dell’approdo della Madonna della Madia, icona venuta dal mare, da una terra lontana e straniera, e i suoi cittadini hanno ascoltato il 14 agosto scorso forti richiami alla coerenza cristiana pronunciati dal segretario generale dei vescovi italiani. Il sindaco, presente al porto, lo dovrebbe ricordare benissimo. Come altrettanto bene dovrebbe conoscere la questione migranti in Italia in questo momento.
Negli ultimi mesi il governo italiano, guidato dal presidente Gentiloni e con il ministro dell’interno Minnitti del PD, ha ridotto concretamente il flusso degli arrivi dei migranti con accordi con i paesi di provenienza, ottenendo il plauso e il consenso degli altri Stati europei.
Ma l’Italia deve risolvere il problema della collocazione delle migliaia di migranti già presenti sul nostro territorio e di quelli che, comunque e nonostante tutto, arriveranno e che se lasciati liberi ed incontrollati costituiscono davvero un pericolo per tutti. Per questo, lo stesso ministro Minnitti ha predisposto un piano di accoglienza che prevede una ripartizione equa tra tutti i Comuni, proporzionata al numero degli abitanti, evitando così il concentramento problematico di tanti solo in alcuni centri.
In una riunione presso la Prefettura di Bari, risalente al gennaio 2017, con la partecipazione di tutti i sindaci, compreso Monopoli, era stata definita la ripartizione in provincia di Bari e a Monopoli erano stati assegnati 174 posti. Se l’Amministrazione di Monopoli avesse aderito al programma SPRAR ( Sistema di accoglienza finanziata dall’Europa) non si sarebbe trovata nell’obbligo di ospitarli.
La Prefettura ha bandito, nel mese di agosto, una gara rivolta a privati e società per la gestione dell’accoglienza dei migranti. La procedura è tuttora in corso. Tra le ditte partecipanti non risulta esserci quella che, secondo gli annunci, vorrebbe utilizzare la struttura del “Gemini 2” di contrada Sicarico, che comunque non ha il requisito richiesto dell’abitabilità e non potrà essere utilizzata per tale scopo.
Le roboanti dichiarazioni del sindaco Romani sono pertanto non rispondenti ai fatti ed espresse esclusivamente per agitare il problema, per inquietare i cittadini alla vigilia delle prossime elezioni politiche.
Il Partito Democratico di Monopoli, invece, si caratterizza per la sua attività politica ispirata alla utilità e alla umanità. E anche in questo frangente il PD di Monopoli intende contribuire alla gestione della crisi migratoria, alla quale l’Amministrazione non può sottrarsi. Il sindaco lo sa, ma non lo ha detto, facendo discorsi sulla “moda” della migrazione e sul pericolo del terrorismo.
Il nostro lavoro, ed in generale quello della politica, deve essere proprio quello di creare le condizioni migliori per ottenere questo risultato con l’aiuto di tutta la comunità, a partire dalle realtà parrocchiali e con il sostegno delle forze dell’ordine, in modo che si faccia prevenzione circa i malintenzionati, che nulla hanno in comune con le donne, i bambini, gli adulti che hanno voglia di rispettare le nostre leggi e che fuggono dal dolore.
D’altronde, il sindaco dovrebbe sapere che la nostra Puglia si è fatta conoscere in tutto il mondo. Vi ricordate la nave “Vlora” con il suo carico di migliaia di Albanesi disperati? Dove sono finiti tutti quei migranti? Che fine hanno fatto gli Albanesi? Li trovate al lavoro, alla posta, nei supermercati, a prendere i bambini da scuola, a guardare le partite del Milan e della Juve. Li chiamate Peppe, Elia, Antonio. Insomma, sono cittadini monopolitani, persone rispettabili e riconoscenti, perfettamente integrati e per nulla pericolosi. Anzi, laboriosi.
Ce la faremo anche questa volta.
Il PD di Monopoli