Elezioni: Monopoli terra di conquista
Anche questa volta Monopoli persevera nella propria tendenza a non amare i ” propri figli ” e a preferire come rappresentanti istituzionali candidati di altri paesi, alcuni dei quali sono stati accolti in pompa magna nella nostra città, con piazze gremite, salvo poi non rivederli più. In fondo alcuni attuali eletti erano già parlamentari uscenti, ma li avevate mai visti interessarsi alla nostra città? Di contro dei tre candidati monopolitani Napoletano, Mitrotti, Pennetti, nessuno dei tre è apparso sufficientemente gradito alla maggioranza degli elettori della “città unica”, unica forse anche per questo perché ama l’erba del vicino che, forse, è sempre più verde. Amare e campanilistiche considerazioni a parte, anche la nostra cittadina è stata investita dal forte vento pentastellato, suscitando i legittimi entusiasmi di rappresentanti e simpatizzanti locali … Ma a proposito, esiste un gruppo riconosciuto a tutti gli effetti nella nostra città? E’ importante saperlo perché fino ad oggi il Movimento 5stelle a Monopoli è apparso fortemente frammentato e, in vista delle prossime consultazioni comunali, dovrebbe agevolmente riuscire a far eleggere alla carica di Primo Cittadino il suo candidato, visto che addirittura l’elettorato nostrano è riuscito a far eleggere addirittura onorevoli. Anzi, stando ai consensi schiaccianti visti in questi giorni, non ci sarebbe nemmeno bisogno di andare a votare, perché il risultato sarebbe scontato. Le prossime consultazioni comunali, quindi, saranno un bel banco di prova per un’eventuale la lista con candidato sindaco del Movimento 5stelle perché dimostreranno se il forte consenso ottenuto era dettato dall’entusiasmo dei monopolitani per Di Maio o Di Battista, accolto come il re sole nella nostra Piazza Vittorio Emanuele, oppure per merito degli esponenti locali che, in quanto tali, saranno in grado di replicare il successo delle nazionali. Altro grande tema di discussione sarà sicuramente quella dei dissidi interni al Pd di Monopoli e in generale alla sinistra, sicuramente una delle motivazioni del mancato successo della Napoletano, unitamente al diffuso anti renzismo. Onestamente non è apparsa una gran mossa politica l’accordo per le primarie con esponenti del centro destra locale da parte della dirigenza del Pd di Monopoli, un vero e proprio boomerang in un periodo in cui il Pd già non godeva di forti simpatie. L’idea dell’inciucio non ha fatto altro che far perdere altri consensi, probabilmente. A questo si aggiungano anche i dissidi interni alla sinistra, con Leu che ha sottratto ulteriori consensi alla Napoletano, in nome di una rottura con il Pd a livello nazionale. Ora tutte queste “anime”, unitamente a Manisporche che, invece, è stato correttamente alla finestra senza soffiare sul fuoco in questi giorni, forse per evitare di danneggiare la candidata monopolitana del Pd, dovrebbero ritrovarsi tutte insieme (forse … bisogna vedere cosa farà il Pd) a sostenere il candidato sindaco Contento. Intanto, ancora una volta, Monopoli, la città del riscatto da Pietro Faraone da Messina, è stata anche questa volta “terra di conquista”.