A Monopoli un centenario con la “divisa”
Serata di festa per Marsilio Marsili, detto Ilio, nuovo centenario monopolitano che domenica scorsa ha deciso di condividere la sua festa con tutti i monopolitani intervenuti presso i locali della Chiesa del Sacro Cuore. Alla serata hanno preso parte il Gen. di Squadra Area Franco Girardi, il sindaco Emilio Romani e il Gen. Gianni Gravina, nonché il parroco del Sacro Cuore don Michele Petruzzi. Marsilio Marsili è nato a Campagnatico (GR) da una famiglia numerosa originaria di Orvieto. Visse per alcuni anni a Roma, poi partì per il servizio militare in Artiglieria a Moncalieri. Successivamente vinse il concorso come ufficiale dell’Aeronautica Militare e fu mandato In Albania. Dopo un periodo a Corfù, poco prima della strage di Cefalonia, fu mandato nuovamente in Albania. Qui visse l’8 Settembre 1943, giorno dell’armistizio, e come tutti gli italiani si trovò nella confusione più totale, si trovò a difendersi da chi fino a quel giorno era stato suo alleato, a non capire più chi gli era amico e chi no. <<Arrivò – ci racconta – un comunicato generico in cui si diceva di difendersi dagli attacchi dei nemici. Dopo qualche giorno arrivarono i tedeschi che chiesero di consegnare le armi>>. Marsili non voleva arrendersi, né collaborare con i tedeschi e per questo decise di seguire Il Gen. Azzi che aveva organizzato le truppe militari partigiane in montagna , che affiancavano i partigiani albanesi. Dopo una serie di avventure per le montagne d’Allbania, riuscì ad arrivare sulla costa dove, l’11 Giugno del ‘44 alle due del mattino, insieme ad altri commilitoni, riuscì ad imbarcarsi su una motozattera diretta a Brindisi. Il giorno successivo, arrivarono le truppe tedesche, per cui riuscì a salvarsi in tempo. Giunto a Brindisi, fu mandato prima a Bari e successivamente a Terlizzi e quindi assegnato all’aeroporto di Galatina (LE). <<A Lecce conobbe mia madre Pina Greco – dice Ada Marsili, sua figlia – e si sposarono il 14 Settembre del 1946. Nel ’47 nacque il primogenito Aldo. Nel ’55 mio padre fu trasferito a Bari prima presso la Caserma, la 3^ Regione Aerea, il Tribunale Militare e infine presso l’Aeroporto di Palese dove ha curato i servizi logistici. E’ andato in pensione a Gennaio del 1974. Nel 1992 mio padre, mia madre e io ci siamo trasferiti a Monopoli, quando ho cominciato a Lavorare presso il Centro di Salute Mentale. Mia madre è venuta a mancare il 1 Giugno del 2005. Mio padre si trova benissimo a Monopoli e gli piace essere Chiamato “nonno Ilio”>>. Da un anno è socio dell’Associazione Marinai d’Italia ( visto che qui non esiste un associazione Arma Aeronautica), dove ha trovato cari e simpatici amici. A “nonno Ilio” gli auguri della redazione.
Cosimo Lamanna