Monopoli: inquinamento ambientale, nota odierna del sindaco Annese
«In seguito ai recenti eventi odorigeni e alle elevate concentrazioni di inquinanti riscontrate in aria ambiente sabato 10 novembre e lunedì 12 novembre scorsi dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria gestite da ARPA Puglia, il Comune di Monopoli ha inviato già da martedì 13 novembre 2018 una richiesta di intervento alle Autorità Competenti e deputate alle attività di controllo. Della richiesta ho subito informato i consiglieri comunali nel corso della conferenza dei capigruppo di mercoledì 14 novembre». Ad affermarlo è il Sindaco di Monopoli Angelo Annese.
I valori registrati degli IPA totali non sono da confondersi con quelli di benzo(a)pirene per il quale è stato individuato il limite di 1 ng/m3 calcolato come media su un anno civile. La presenza significativa di IPA amplifica tuttavia la tossicità del biossido di azoto e ne favorisce l’accumulo, specie in assenza di radiazione solare.
«Colgo l’occasione per ricordare che in merito al monitoraggio sanitario, è stata formulata nuovamente la richiesta di accesso ai dati sanitari successivi al 2010 e detenuti stabilmente da altri soggetti istituzionali (ASL, OER e AReSS). A questo riguardo si precisa che i dati sanitari più recenti saranno resi noti a seguito della correlazione con l’esposizione ambientale agli inquinanti che caratterizzano il territorio di Monopoli in quanto devono essere interpretati con estrema cautela. Tale attività deve necessariamente vedere coinvolte diverse figure professionali e più soggetti istituzionali con i quali sono stati avviati i rapporti da marzo 2018», prosegue il Sindaco.
Sulla base degli esiti del monitoraggio ambientale e sanitario effettuato e a farsi nonché ai fini di una migliore valutazione predittiva del rischio sanitario, è in fase di studio l’opportunità di realizzare attività di biomonitoraggio per acquisire evidenze utili all’individuazione di interventi mirati di sanità pubblica e protezione ambientale. Infatti, l’accertamento di un eventuale e temuto danno sanitario si riferisce a condizioni di inquinamento remoto e può essere di supporto solo per intraprendere le giuste scelte tecniche e politiche nell’ottica del benessere della popolazione e dello sviluppo sostenibile.