Si fingono turiste per prostituirsi nei Bed and Breakfast
L’inchiesta scaturisce dall’attività di monitoraggio nel settore dei bed and breakfast abusivi e degli affitti “in nero”, nonché dai successivi controlli che la Finanza effettua con lo scopo di verificare la corretta applicazione delle norme fiscali e amministrative. Stando agli accertamenti, alcune strutture ricettive nel capoluogo e nell’hinterland sarebbero state utilizzate come vere e proprie case di appuntamento. Per gli inquirenti, all’interno dei locali, con cadenza settimanale, si sarebbero avvicendate prostitute di nazionalità italiana e sudamericana. Tutte le strutture sarebbero prive di autorizzazione e sarebbero state utilizzate per ricevere clienti contattati attraverso annunci pubblicati su siti internet. Il “giro d’affari” è stato stimato in circa 300.000 euro all’anno per ciascun immobile. Il tribunale ha disposto il sequestro preventivo dei tre immobili utilizzati, ritenenuti strumentali all’attività illecita.