Conversano, soppressa asta ciliegie: chi controlla i prezzi?
I prezzi delle ciliegie. Senz’asta chi li fisserà? E i controlli, chi li garantirà? Ci sarà la Guardia di Finanza in ogni magazzino o i vigili urbani? Fa discutere la decisione assunta oggi dal sindaco Pasquale Loiacono che, ascoltate alcune organizzazioni agricole (non rappresentative di tutto il comparto) ha deciso di sopprimere l’asta pubblica. Le motivazioni sono le solite: bisogna evitare assembramenti al mercato della zona annonaria, per questo – dice l’ordinanza – rivolgetevi direttamente ai magazzini. Premesso che non è dimostrato che rivolgendosi ai magazzini automaticamente non si sviluppano file ed assembramenti, va fatta un’altra considerazione, decisamente più importante e riguarda i prezzi. Con questa ordinanza, in pratica, si obbligano i produttori a soggiacere ai prezzi imposti dal commerciante e se questo non viene ritenuto congruo, il povero agricoltore dovrà affrontare altre file ad altri stabilimenti per provare a spuntare un prezzo migliore. Insomma, se questo dovesse accadere, si genererebbe un caos pazzesco. Ma ciò che toglie il sonno ai cerasicoltori è l’assenza dell’asta, del confronto tra produttori per l’acquisto delle partite di prodotto. Il rischio reale è che la sospensione dell’asta possa dare adito ad operazioni di cartello che sarà necessario sottoporre a severi controlli. Spetta quindi alle organizzazioni agricole e alla stessa amministrazione comunale che ha chiuso il mercato, chiedere una intensificazione dei controlli sui prezzi. Per evitare che oltre al danno delle gelate, sugli agricoltori si abbatta la beffa del “cartello” dei prezzi.