Conversano, la crisi e le fake sull’opposizione
Crisi e disinformazione al Comune di Conversano. Così Oggiconversano, il blog gestito dall’assessore Rotunno, attacca l’opposizione: “Le forze politiche di maggioranza chiedono un confronto. I consiglieri comunali delle opposizioni rifiutano”. Chiaramente la vicenda, come potete verificare dai documenti e dai servizi giornalistici pubblicati su questo giornale, raccontata da Oggiconversano non sta in questi termini. Questi i fatti. La crisi in seno alla vecchia maggioranza di Loiacono è esplosa il 14 aprile, nel giorno dell’approvazione del bilancio, quando la vecchia maggioranza (Leu, Psi, Id, Punto, Conversano futura e Città Nostra) riuscì a salvarsi grazie all’astensione dell’opposizione (Cultura Pugliese, Puglia Popolare,Conversano a Sud Est, Conversiamo, Lega Salvini Premier e Cittadini Protagonisti). Già in quel consiglio comunale (il video integrale della seduta è visibile su youtube) e nei giorni successivi l’opposizione chiese al sindaco di conferire in consiglio e di aprire un confronto nella sede istituzionale, valutando la possibilità di aprire ad un governo istituzionale di larghe intese che faccia fronte all’emergenza. Da quel giorno, il sindaco e i suoi “lealisti” non hanno dato più segni di vita, hanno cominciato a lanciare strali contro il presidente Dambruoso e l’opposizione e solo dopo 3 settimane, i coordinatori delle forze politiche della ex maggioranza, inviavano un invito per ciascun consigliere per verificare se ciascuno di loro fosse disponibile a fare il D’Alessandro di turno (D’Alessandro è il consigliere transitato dalla minoranza alla maggioranza, ben 6 mesi fa, quando Loiacono era alle prese con la sua ennesima crisi politica). La ex maggioranza chiedeva, insomma, a ciascun consigliere di sottoporsi alla loro valutazione: nemmeno ai tempi di Stalin! A questa lettera, l’opposizione ha risposto reiterando l’invito al sindaco a conferire nella sede istituzionale: il consiglio comunale. Tutto questo, per il blog di Rotunno è invece un “rifiuto dell’opposizione al confronto”. Cioè propaganda spacciata per giornalismo.